Abbiategrasso, al Corriere parla Rocco Latrecchiana: è il docente aggredito al Lombardini

Ha rimediato la rottura del naso

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Si torna a parlare dell’agggressione al docente del Lombardini di Abbiategrasso avvenuta lo scorso ottobre. Aggressione avvenuta dopo che l’insegnante aveva rimproverato un ragazzo. Lo studente avrebbe poi seguito il docente nei corridoi e lo avrebbe spintonato, facendolo cadere a terra. Oggi, a firma di Giovanna Maria Fagnani, è apparsa l’intervista a Rocco Latrecchiana, 48 anni, il docente che è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.

I colleghi, accorsi in aiuto del docente, hanno dato l’allarme. Sul posto erano intervenuti un’ambulanza della Croce Azzurra di Abbiategrasso e una pattuglia dei Carabinieri. L’insegnante, che aveva riportato alcune contusioni, era stato trasportato in codice verde all’ospedale di Magenta. Dove si era evidenziata la rottura del naso.

“La mancanza di rispetto, la violenza verbale e fisica da parte di alunni contro gli insegnanti, come è accaduto anche a me, sono ormai troppo frequenti nelle aule scolastiche. I ragazzi, soprattutto i minorenni, si sentono onnipotenti. Le lezioni di educazione civica dovrebbero diventare lezioni di prevenzione dei reati, di educazione alla legalità, cominciando dalle scuole primarie: i giovani devono sapere quali limiti non si possono superare“, ha detto l’insegnante al Corriere.

L’uomo ha raccontato la dinamica dell’aggressione: “Era il mio primo giorno al Lombardini. Dovevo cominciare da una classe seconda, nell’ora di laboratorio di grafica. Quando è arrivata la classe, un alunno è rimasto fuori e la collega di sostegno è andata a chiamarlo. Nel frattempo un altro allievo ha acceso la musica sul telefonino. Gli ho chiesto di spegnere e lui mi ha offeso verbalmente, fingeva di spegnerla per poi riaccenderla. Mentre parlavo con lui, il ragazzo che era rimasto fuori si è messo alle mie spalle e ha cominciato a insultarmi: “Chi ca… sei tu per dirgli di spegnere?”. L’ho invitato più volte a sedersi, poi, dato che si rifiutava, gli ho intimato di seguirmi in vicepresidenza“.

La famiglia del giovane ha inviato una mail di scuse al prof aggredito dal figlio, che ancora non sa quale sarà la sua punizione: “Che questa vicenda sia uno spartiacque e che sia seguito il meglio possibile. Dovrà rispondere di ciò che ha fatto, ma io sono una persona empatica, la sofferenza altrui non mi lascia indifferente. Sono volontario in Croce Rossa da 17 anni e tra i nostri sette princìpi c’è proprio l’umanità“.

Parole encomiabili, quelle del docente. Che tuttavia confermano una volta di più, se ce ne fosse bisogno, la pericolosa deriva di larga parte delle fasce giovani e in generale la situazione della scuola. Ad Abbiategrasso e in ogni parte d’Italia.

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