La ‘Freccia delle Risaie’ ci mette oltre 2 ore per portare i poveri pendolari da Vigevano a Milano

L'ira del Codacons: "Trenord spieghi cosa è successo, più rispetto per chi viaggia!". Il racconto di una giornata da incubo, non la prima purtroppo

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Pavia: Tra le varie “avventure” che i nostri legali della sede Codacons di Vigevano si trovano di volta in volta ad affrontare per andare e tornare dalla bella città della Lomellina, ve ne riportiamo un’altra degna di nota e purtroppo destinata a non rimanere isolata.

Stazione di Vigevano 9 ottobre: attesa del treno delle 16.45 per Milano Porta Genova. Sui tabelloni elettronici solo un generico “Rit.” che supponiamo significare “ritardo”; di quanto non è dato sapere e soprattutto non è dato sapere il perché. Apriamo per disperazione la app di Trenord dove – inserito il numero del treno – veniamo a scoprire che il ritardo è dovuto a non meglio identificati guasti agli impianti della stazione di Mortara: il nostro treno è fermo lì. Arriverà ben 48 minuti dopo senza che né dai tabelloni né dagli altoparlanti qualcuno si degni di dare notizie. Ma il peggio deve ancora arrivare: il treno – che lemme lemme si appropinqua a Porta Genova – a Porta Genova non ci arriverà mai: veniamo scaricati alla stazione di Milano S. Cristoforo in mezzo al nulla (la famosa M4 deve ancora essere inaugurata).

Dopo un bel po’ arriva con molto comodo un treno per Porta Genova mentre al binario 4 si trova un treno diretto a Milano Lambrate anche se sul tabellone sul binario non appare nulla: ci si affida a viaggiatori più informati e … alla speranza. Arriveremo a Lambrate alle 19,00: due ore di viaggio per una trentina di chilometri…

Codacons: “Anche stavolta abbiamo toccato con mano lo stato di fatiscenza delle infrastrutture lombarde che, al di là dei soliti proclami, restano quelle di sempre. Il problema è che ormai ci si è abituati a questo stato di cose e sembra che protestare sia inutile. Tra i pendolari si respira aria di rassegnazione a un destino ormai segnato. Ma noi non ci stiamo e continueremo a segnalare tutto quanto accade quotidianamente sulla pelle dei pendolari Trenord. Pretendiamo spiegazioni serie e soprattutto più rispetto per chi sceglie il treno per spostarsi (non a gratis peraltro…).

Per segnalazioni, denunce e tutela legale: [email protected] – 3479619322″.

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