La “capacita’ di delinquere” di Ionut Bodgan Pasca, l’uomo che il 17 luglio 2023 travolse e uccise a Garbagnate Milanese Valentino Colia e feri’ gravemente l’amica Ambra L., emerge “dall’inesistenza di alcuna valida ragione alla base spericolata condotta di guida” e dal fatto che “era stato gia’ altre volte denunciato per violazioni relative alla guida in stato di ebbrezza, sicche’ la reiterazione di tale condotta denota, con tutta evidenza, che egli non ha ancora compreso il disvalore insito in tale comportamento imprudente”.
Lo ha scritto la giudice di Milano, Rossana Mongiardo, nelle motivazioni della condanna in abbreviato a 7 anni e 4 mesi per il 33enne romeno, arrestato in flagranza la sera stessa dai carabinieri. Una pena piu’ alta rispetto a quella di 4 anni e 8 mesi richiesta dal pm Mauro Clerici. Per la gup, all’imputato non e’ stato possibile riconoscere le attenuanti generiche “non potendosi unicamente valorizzare (…) la resipiscenza, comunque manifestata nel corso del giudizio e il contegno processuale”. Quella sera, intorno alle ore 22.30, Pasca aveva travolto sulle strisce pedonali i due amici in bicicletta in via Kennedy a una velocita’ di 70/80 chilometri orari, facendoli sbalzare sull’asfalto per quasi 60 metri. “Laddove fosse stata tenuta una velocita’ di marcia adeguata ai limiti imposti e alle condizioni della strada, il Pasca – osserva la gup – avrebbe potuto notare l’attraversamento dei due ragazzi e approntare manovre atte a scongiurare l’evento”. E “alcun concorso di colpa” puo’ essere attribuito ai due quindicenni.