Fermare “l’emoraggia” di medici o infermieri che dal pubblico si dimettono per andare a lavorare nel privato. Questa l’intenzione dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, espressa ieri durante un’audizione della commissione Sanità.
Bertolaso ha fatto sapere che studierà degli interventi per fermare questo “mercato”, che possono andare dalla sensibilizzazione delle strutture a un patto di collaborazione con le stesse fino anche a provvedimenti più ‘pesanti’, come l’interruzione della convenzione dei privati convenzionati.
“Ricorderò a breve a tutti i dg delle aziende pubbliche e private che dobbiamo puntare al gioco di squadra e che non è accettabile che gli ospedali privati convenzionati facciano il mercato con gli ospedali pubblici, portando via al servizio pubblico primari con intere equipe. Una prassi che non accettiamo più” ha spiegato Bertolaso.
“In questo senso – ha concluso – possiamo immaginare degli interventi che vanno dalla sensibilizzazione a un patto di collaborazione, fino a provvedimenti per interrompere la convezione. Per ora, però, siamo ancora nel campo delle intenzioni e non delle decisioni”.
CUP NEL 2026
“La prima cosa che ho detto è stata ‘mettiamo in piedi il Cup’. Ma pare evidente a tutti l’incredibile difficoltà dell’operatività di un processo del genere. I tempi forse non sono quelli che io speravo ma il Cup in questa regione ci sarà alla fine del 2025-inizio 2026”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso durante un’audizione in commissione Sanità parlando dei tempi di realizzazione del centro unico di prenotazione.
“Riconosco che ero stato ingenuamente ottimista, perché ero abituato a fare le cose di corsa mentre adesso devo andare più piano – ha aggiunto -. Ma abbiamo un team di tecnici che seguono giorno per giorno le attività: in Franciacorta partiamo entro questo mese, con qualche settimana di ritardo, entro fine anno partiamo con tutta la provincia di Brescia”.
All’inizio “c’era qualcuno che dubitava fortemente che i privati convenzionati sarebbero entrati, ma siamo riusciti a convincerli. Noi – ha spiegato Bertolaso -. la pensavamo così dal primo giorno. Qualcuno aveva detto che non avrebbe aderito e avevamo ribadito che se non aderiscono, escono e non hanno più la convenzione con la Regione. E questo oggi lo riconfermo”.
Quello di preparazione al Cup “è un lavoro difficilissimo” ma anche se “le difficoltà sono tantissime, le stiamo affrontando e piano piano superando” ha concluso l’assessore