Salvati i piccoli nati di rospo dai volontari dell’Associazione Tutela Anfibi Basso Verbano

Nel complesso sono stati portati in salvo oltre 4.000 piccoli anfibi tutelando così la biodiversità

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I volontari dell’Associazione Tutela Anfibi Basso Verbano ODV di Sesto Calende (VA) sono in questi giorni impegnati a Somma Lombardo (VA) nel trasporto dei nuovi nati di rospo (“neometamorfosati” in gergo tecnico) verso il bosco.

I rospetti non riescono infatti a risalire autonomamente il muro verticale, lungo qualche centinaio di metri, che costeggia in parte la strada alzaia del bacino di calma, realizzato contestualmente all’opera di presa per contenere il dilavamento della costa sovrastante, immediatamente a valle della diga del Panperduto.

I nuovi nati, bloccati da questa barriera artificiale, si sono trovati a fare i conti con le elevate temperature estive, cui si sarebbero aggiunti i disagi derivanti dalle operazioni di manutenzione della vegetazione già programmate se il Consorzio non le avesse rinviate. L’Associazione si è messa infatti in contatto con ETVilloresi, che gestisce il tratto interessato, riscontrando la massima disponibilità da parte dell’Ente rispetto alla decisione di posticipare di 15 giorni le attività pianificate per permettere la migrazione degli anfibi. 1198 i rospi soccorsi a Lentate (Sesto Calende) nella migrazione pre-riproduttiva e 2820 a Melissa (Golasecca): volontari e GEV sono stati impegnati 60 giorni nella prima località e 54 nella seconda.

ETVilloresi ha prestato con piacere il proprio contributo, confidando nella comprensione di tutti i fruitori dell’area, cui è stata richiesta un po’ di pazienza a fronte di questo importante intervento pro biodioversità.

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