Un altro tassello importante va ad aggiungersi all’interno della programmazione urbanistica cittadina. Stamani, in conferenza stampa, l’Assessore delegato Simone Gelli insieme all’Ingegner Alberto Lanati, responsabile comunale per l’area tecnica di Piazza Formenti, hanno presentato l’Ambito di Trasformazione AT5 meglio conosciuto come area Iper.
“Si tratta – ha spiegato l’Assessore Gelli – di un ambito di grande importanza perché riguarda un’azienda che opera sul nostro territorio da moltissimo tempo e che porterà con sé sviluppo e lavoro, oltre che opere pubbliche preziose per la zona”.
Gelli ha spiegato che nell’area in questione adiacente al centro commerciale sorgerà una media struttura di 2.500 metri quadri all’interno di una perimetro che ne conta complessivamente 4.000.
“Il progetto si caratterizza per la sua uniformità oltre che l’attenzione per il territorio con verde e schermature anti rumore. Inoltre, a dimostrazione di quanto dico, abbiamo voluto tutelare anche un albero che ha ormai un carattere secolare (se non nella forma almeno nella sostanza*) che insiste proprio nella zona in questione ed ha anche una valenza storica importante per Magenta”.
Accanto alla media struttura che sarà “NO FOOD” – così ovviamente da non creare squilibri commerciali con Iper – ne sorgeranno altre due di terziario e servizi.
Al momento, nessuno si è sbilanciato sulla tipologia merceologica che dovrebbe andare ad insediarsi in quest’area, anche se pare dovrebbe essere UNIEURO, oggi già presente dentro all’Ipermercato di Magenta ma in uno spazio piuttosto ridotto.
Ma veniamo al ritorno per la Città legata quest’operazione che nel complesso cuba circa 2 milioni di euro.
“Tutte le opere – ha proseguito Gelli – sono extra oneri per un valore complessivo di mezzo milione di euro. Nel dettaglio, è prevista la riqualificazione del Parco ‘Maria Luisa Rescaldina’ di via Novara, la manutenzione decennale del verde lungo la Via Monviso, una nuova rotatoria che agevolerà il traffico all’ingresso della nuova media struttura, quindi, la riasfaltatura di via Leopardi.
Sempre a proposito di numeri, gli introiti per oneri d’urbanizzazione primaria (ossia l’incasso) ammontano a 456.104 euro, quelli per l’urbanizzazione secondaria a 610.280 euro e, infine, gli introiti indicativi per il contributo sul costo di costruzione sono di 500 mila euro.
Soddisfatto di quest’intervento si è detto l’Assessore Gelli: “Diciamo che tra il Piano Naj Oleari, questo nuovo Ambito di Trasformazione e il bando per la sistemazione degli edifici rurali dismessi per il quale sono arrivate tre domande, stiamo ponendo dei tasselli per il rilancio urbanistico di Magenta”.
Ovviamente, molto dovrà venire col nuovo PGT ma sia per Gelli, sia per il referente tecnico di piazza Formenti, l’Ingegner Lanati, l’Amministrazione Del Gobbo sta procedendo in piena coerenza con quanto approvato sei mesi fa con il Documento di Piano.
Va anche detto che all’interno dell’operazione è previsto anche l’abbattimento e la riqualificazione da parte di un operatore privato, che ha già avviato tutto l’iter, dell’edificio che sorge accanto alla Caserma dei CC di via Novara (ex bar Capolinea).
“In questo modo – ha rimarcato Gelli – diamo un altro contributo nella sistemazione nel segno del bello di questo quartiere su cui ci stiamo muovendo con grande impegno”.
Da segnalare ancora che da oggi decorrono i tempi per eventuali osservazioni, poi l’AT5 tornerà in Giunta, avendo ad oggetto una “struttura conforme” secondo Documento di Piano approvato in Consiglio comunale, dopodiché, la previsione prevede per dopo l’estate la firma della convenzione.
L’iter, come detto, dovrebbe essere piuttosto rapido, anche in considerazione del fatto che l’operatore ha già ottenuto l’autorizzazione paesaggistica.
Da un punto di vista politico Gelli ha poi ribadito “che con l’Amministrazione Del Gobbo tutte le medie strutture nate fin qui sono sorte in periferia (idem dicasi per questa ndr) con il chiaro intento di continuare a promuovere il centro storico di Magenta senza creare inutili conflittualità e concorrenza”.
Considerata la vicinanza, immancabile una domanda anche rispetto al futuro di “Magenta 2000” la struttura nata dopo un iter luogo e travagliato dinnanzi all’Iper e che avrebbe dovuto fungere nelle buone intenzioni dei suoi promotori, in una sorta di centro direzionale per il comprensorio o anche ‘incubatore’ di PMI.
Oggi “Magenta 2000” è una ferita aperta per il territorio, per lo più abbandonata da chi aveva un’attività (ve ne resistono poche al piano terra) e con un edificio palesemente ammalorato.
“Stiamo pensando anche a quello – ha chiosato Gelli – ma lo faremo dentro al PGT perché il tema di fondo è capire bene di che cosa ha bisogno Magenta e il suo territorio in questo momento. Anche perché si tratta di un’area indubbiamente strategica ben collegata con le principali vie di comunicazione ma che deve essere supportata da un progetto solido”.
Sul tavolo ci sono diverse idee: centro per co-working, sviluppo di servizi coerenti con la seconda cintura di Malpensa, recettivo, i temi del Welfare e dell’abitare…..
“Sono tutte possibilità – ha concluso l’Assessore della Giunta Del Gobbo – che valuteremo con grande attenzione perché quell’area e la città se lo meritano”. Ma qui, appunto, si tratterà di attendere il nuovo Piano di Governo del Territorio.