RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Una vicenda di cronaca recente finita in tragedia mi ha fatto pensare a tre cose. La prima che ormai da 40 anni le nuove vie del pensiero e dare un senso alla vita stanno sempre più prendendo piede e soldi. Secondo molte persone sentono il bicchiere della loro vita o troppo piena o troppo vuota e devono trovare uno scopo quasi sempre a pagamento o in soldi e in tempo.
Terzo l’informazione non si occupa di queste realtà appieno o con inchieste serie, approfondite e accurate.
La nostra attenzione sarà sempre accesa quando esce uno scandalo di sesso, droga e morte. Purtroppo, il nostro pensiero non va oltre a quello degli estremi: ah satanisti come se fossero delle scelte da supermercato. La perdita di affluenza e di accredito sulle nostre vite della religione cattolica ha portato mano a mano a seguire sempre più forme alternative. L’uomo vuole essere parte di qualcosa o dare appartenenza ad un gruppo.
Il fatto è che molto spesso o sovente queste alternative nascondono dei plagi veri e propri e attività con scopi non lodevoli e i mal capitati hanno molta vergogna a denunciare.
Non esiste una classifica delle cose giuste o non giuste, ma in tutte queste situazioni si entra in un vortice di paura, pericolo e solitudine.
Ma in altri casi la denuncia e manifestazione è subito pronta forse perché fa molto più notizia.
In questi casi di sette o affini spiritualità non hanno molto appello al nostro interesse.
Ma queste vicende mi portano ad un’altra riflessione in tre atti
Il primo: queste alternative libere e giuste poi non sono così belle.
Secondo: non puoi neppure fare una critica ai loro partecipanti.
Terzo: devono liberarti da una schiavitù per portarti in un’altra schiavitù.
Un giorno, anni fa, avevo preso il bus da Trecate per andare Cerano avevo sentito un discorso molto da sacchetto di patatine tra due ragazzini sul “satanismo” , alla fine quello più scettico scese dal bus mentre l’ altro andò a fare rapporto ad una specie di guru dei piccoli. Purtroppo molto sono santini da pizzeria ma la stima e la paga te la portano via…
Un problema molto presente a tutti i livelli e strati sociali e territoriali.
La religione è l’oppio dei poveri dobbiamo essere liberi.
Ora ci sono molte droghe per il popolo molte pure personali ma molto più pressanti e costose ..
Nessuno è libero veramente forse solo l’uomo solo schiavo della sua persona.
Non chiedere mai perché molte persone sono dentro a delle sette o ad una congregazione non chiedere mai perché tu sei dentro ad una religione. Quando il tuo spazio è occupato vuole dire che sei solo un soldato. Molto spesso mandato al macello…
Le piccole soddisfazioni rendono veramente liberi per diventare grandi azioni dell’umiltà”





















