A Boffalora sopra Ticino il tema elettorale è uno solo. Per quale motivo Andrea Ranzini, all’ultimo momento e a giochi ormai fatti, ha deciso di ritirare la lista e non candidarsi Sindaco? Si è parlato genericamente di motivazioni personali, ma c’è qualcosa di più. Non ci si ritira da una competizione elettorale quando tutti i candidati avevano già firmato la propria candidatura recandosi in Comune e il programma era già pronto in ogni punto. Ranzini ricostruisce quanto è accaduto negli ultimi giorni.
“Lo scorso 24 aprile – afferma – è arrivata ad una persona di Boffalora che nemmeno conosco, una lettera anonima per posta. Lettera scritta con il computer”.
E’ il contenuto di quella misteriosa missiva che ha portato al ritiro della candidatura di Ranzini. Chi l’ha spedita? Come faceva questa persona a conoscere situazioni personali così strettamente private? E, soprattutto, per quale motivo l’ha spedita? “Di certo chi ha commesso questo atto di follia pura – continua – non pensava che io, alla fine, decidessi di non candidarmi”.
Sulle motivazioni del gesto di spedire una lettera anonima così destabilizzante e traumatizzante è pressoché impossibile trovare delle risposte. I punti del programma elettorale di Ranzini erano centrati, come ben sappiamo, sul polo scolastico che avrebbe voluto realizzare in altro punto del paese, nel centro sportivo perché rappresenta, a suo dire, un esborso di soldi troppo elevato per il Comune, nel rifacimento della piazza, in un nuovo piano di lottizzazione per portare nuove abitazioni in paese.
“Non mi sarei mai aspettato tutto questo – aggiunge – Mi sembra di vivere una situazione surreale. La tesi del complotto penso non sia tanto da scartare e la vicenda ha scombussolato non poco tutta Boffalora. A rimetterci sono proprio i boffaloresi perché so che tanti avrebbero votato per me. Persone che non avevano più il punto di riferimento di Insieme per Boffalora che ha deciso di non presentarsi. Come altre persone di centro destra che non si vedevano nella lista di Doniselli”.