Il Senatore Massimo Garavaglia da Marcallo con Casone per noi cronisti “locali” che lo abbiamo conosciuto dall’epoca del suo primo mandato cittadino semplicemente come “Sgara” – senza nulla togliere al rispetto dovuto a chi siede a Palazzo Madama e ha ricoperto incarichi istituzionali da Ministro e Vice – non è un politico qualsiasi.
La sua storia di cofondatore dei “Gamba de Legn” e di persona sempre in mezzo alla gente nel suo percorso da Sindaco del suo paese che ha profondamente cambiato e rilanciato, parla da sola.
Poi, certo vieni assorbito nel ‘tritacarne della politica dei Palazzi’, dove il tempo non basta mai. Devi correre a Milano e poi devi trascorre a volte delle giornate anche a Roma, nonostante sei Assessore di Regione Lombardia. Un sorta di frullatore…
Ma il tuo ‘capo’ – il compianto Bobo Maroni – si fida di te. E allora diventi spesso e volentieri il suo ‘pro console’ nella capitale nei tavoli che contano uno per tutti, per esempio, la Conferenza Stato Regioni.
Ne potremmo citare mille altri di esempi di perché un politico, poi, deve seguire l’onda e sui giornali viene ‘etichettato’ in un determinato modo. Così come tutte le etichette queste vanno strette, generalizzano e non colgono fino in fondo l’essere della persona umana.
Questo avviene anche per il Senatore Garavaglia, dove sulla grande stampa passa in primis per un ‘tecnico’, per un uomo dei numeri. Cosa che sicuramente risponde al vero. Perché quello è stato ed è tutt’ora il compito principale del Senatore del Carroccio, già Vice Ministro all’Economia e Assessore al Bilancio a Palazzo Lombardia.
Ma sovente quando si parla di numeri, si parla di qualcosa di arido, che lascia poco spazio al sentimento, alle emozioni.
Ieri sera, invece, dobbiamo confessare che ci siamo emozionati quando abbiamo avuto modo di riascoltare uno stralcio dell’intervento al Senato di Massimo Garavaglia in relazione al dibattito in corso sulla riforma della Giustizia Penale.
Garavaglia ha parlato delle sue vicende personali, dei processi subiti, delle altrettante assoluzioni raccolte…. dei titoloni a tutta pagina sui giornali e degli articoli di taglio basso quando l’incubo era finito …
Una evidente sproporzione di cui dovrebbe fare ammenda tutta la categoria giornalistica anche se lo stesso ‘Sgara’ amaramente ha commentato: ‘Mi dicono che funziona così…”.
Una cosa che, invece, non funziona normalmente così è vedere un politico sapersi metter a nudo, raccontare le proprie debolezze, ma più ancora quanto può far male all’animo e al corpo una vicenda giudiziaria lunga come quella che lo ha coinvolto, all’epoca della Giunta di Roberto Maroni, insieme all’allora Vice Presidente ed Assessore alla Salute Mario Mantovani. Entrambi usciti con assoluzione con formula piena.
Poi come ha detto ‘Sgara’ c’è quasi la cattiveria della rivalsa di chi nonostante tutto, in modo pervicace, decide di ricorrere in appello. Ma anche qui … 2 a 0 e palla al centro.
Già, ma c’è un però, quelle cose che fanno male all’animo e al corpo, cui abbiamo accennato sopra.
Perchè svegliarsi tutte le notti alle 4,35 o giù di lì minuto più, minuto meno, per usare per parole del Senatore di Marcallo con Casone, da ottobre del 2015, non è una bella cosa…
A volte pensiamo ai politici come a dei cittadini diversi da noi. In realtà – forse è una banalità scriverlo ma è giusto ricordarlo – sono persone esattamente come noi anche se hanno vite ben diverse. Hanno le loro debolezze e le difficoltà che ciascuno di noi incontra nel quotidiano.
Non sono dei cyborg inscalfibili con il sorriso stampato sulla bocca… Per questo siamo convinti che avere la capacità di raccontare in pubblico, certi aneddoti del propria vita personale, sia un segno di forza e non certo il contrario …
Invitiamo anche voi ad ascoltare questi quasi otto minuti di intervento… perché danno particolare motivo di riflessione al di là di come la si pensi politicamente parlando…
Perché il garantismo …è una questione etica prima che umana.