Aperta la Canonica di Bernate Ticino in via eccezionale: ora i lavori al loggiato

L'intervento voluto da Fondazione Cariplo, Fondazione Canonica, parrocchia di San Giorgio e comune di Bernate Ticino. Numerosi i visitatori di domenica guidati dai volontari di Calavas.

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Visitare la Canonica di Bernate Ticino è un’esperienza da fare per chi vive nel territorio. Domenica è stato aperto il loggiato in via eccezionale prima dei lavori di rifacimento voluti e resi possibili da Fondazione Cariplo, Fondazione Canonica, parrocchia di San Giorgio e comune di Bernate Ticino. Ma non solo il loggiato è stato visitato da numerosi gruppi che si sono formati nel corso del pomeriggio. Le visite sono proseguite per tutto il resto della Canonica grazie alle preparate guide dell’associazione Calavas.

Una di queste è Fabrizio Calcaterra che ci ha mostrato tutto quello che c’è da vedere. Dal chiostro del 1400 dal quale si vede il campanile. Per poi scendere nella cripta che, in realtà, è un luogo ipogeo, andato sottoterra per due metri e mezzo con le piene del Ticino. Suggestiva, anche se completamente stravolta negli anni ‘70, mentre le colonne sono originarie dell’epoca. Le origini di Bernate risalgono al Castrum Romanum quando c’era un ponte di barche per l’attraversamento del fiume e un agglomerato di persone attorno che formavano la comunità. Nel 1185 quando Umberto Crivelli divenne Papa Urbano III tornò a Bernate notando la decristianizzazione del luogo. Vi portò i canonici, inizialmente furono sette insieme a un abate con l’obiettivo di cristianizzare quel posto di proprietà familiare.

La cripta venne così usata come chiesta invernale. La storia continuò e dalla prima chiesa di San Giorgio ne venne costruita una seconda e poi una terza. La fortuna di quel luogo era il fiume perché portava benessere, ma anche preoccupazioni con le piene. Nella chiesa di San Giorgio c’è il famoso trittico e l’ancor più famoso quadro di Simone Peterzano con la ben nota pennellata di un giovanissimo Caravaggio. E poi ancora, continuando la visita nei locali della Canonica, ci sono le stanze tanto care ai bernatesi che negli anni ‘70 le utilizzavano come oratorio, il camino con lo stemma della famiglia Cicogna di Cuggiono, un pezzo della guglia del Duomo di Milano probabilmente dimenticato durante la seconda guerra mondiale. I segni di alcuni fregi spariti negli anni ‘80 e che, probabilmente, qualcuno si è portato via. E tanto altro che è possibile vedere da marzo a novembre grazie alla guide volontarie di Calavas.

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