Rho, ndrangheta: condanne al clan Bandiera, fino a 10 anni

Condanna a 10 anni per Gaetano Bandiera, ritenuto a capo del sodalizio criminale attivo nel Rhodense

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Il gup di Milano Anna Magelli ha condannato, fino a pene superiori a 16 anni, alcuni esponenti del clan Bandiera arrestati un anno fa in un’inchiesta della Dda milanese sulla locale di ‘ndrangheta a Rho, comune alle porte del capoluogo lombardo. Il giudice, al termine del processo con rito abbreviato, ha riconosciuto l’accusa di associazione mafiosa ma non ha riconosciuto quella di associazione finalizzata al narcotraffico.

Il giudice ha inflitto una condanna a 10 anni e 10 mesi (il pm aveva chiesto 16 anni) per Gaetano Bandiera, 75 anni, storico boss della ‘ndrangheta già coinvolto in operazione contro la criminalità organizzata come l’operazione ‘Infinito’. Assistito dall’avvocato Amedeo Rizza, è stato assolto da alcuni capi di imputazione (associazione dedica allo spaccio e falsa invalidità).

Condannato anche il figlio Cristian a 16 anni e 8 mesi (richiesta 18 anni) assolto da una decina di imputazioni, mentre il presunto braccio destro Caterina Giancotti è stata condannata a 9 anni e 5 mesi, ritenuta la continuazione con una precedente condanna a 2 anni e 10 mesi. Formalmente estranea a circuiti criminali, con la sua tempra era riuscita a guadagnarsi la stima dell’uomo. La sua posizione, spiega il difensore Rizza, è stata riqualificata da presunto capo organizzatore della cosca a “partecipe” dell’associazione. Tra le diverse condanne inflitte agli imputati (circa 40), c’è anche quella a Davide Orlando condannato a un anno e 4 mesi e assolto dall’associazione di spaccio.

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