Oggi alle 13:00 (ora italiana) si decide del futuro di Indi Gregory, bambina affetta da una grave malattia mitocondriale.
Sarà un giudice della Corte d’Appello britannica a pronunciarsi sul ricorso presentato dai genitori della piccola. Le autorità hanno deciso per il distacco dai supporti vitali, ma Claire Staniforth e Dean Gregory si oppongono.
Il nostro Paese è pronta ad accoglierla. Gli italiani sono entrati nella vicenda ai sensi degli articoli 9 e 32 della Convenzione dell’Aia del 1996.
Come hanno più volte chiarito dalle autorità sanitarie, non esiste cura per le malattie mitocondriali.
Intanto il papà di Indi, il 37enne Dean Gregory, nei giorni scorsi ha più volte ringraziato l’Italia: “Gli italiani hanno ridato a Claire e a me speranza e fiducia nell’umanità”.
Il nostro Paese con il governo Meloni si è infatti riunito d’urgenza per concedere alla piccola Indi la cittadinanza italiana.
Ticino Notizie benchè le condizioni della piccola, siano disperate, si schiererà SEMPRE DALLA PARTE DELLA VITA.
Non è possibile – ha detto ancora ieri sera il Ministro Casellati – togliere a dei genitori la speranza di veder vivere il proprio figlio.
Tanto meno crediamo noi che debbano essere dei Giudici ad arrogarsi questo diritto.
Purtroppo Oltre Manica è già capitato più volte. E francamente non capiamo questa disumanità del popolo d’Albione.
E’ per questo che Ticino Notizie sottoscrive e lancia l’appello a fare altrettanto attraverso la petizione via web di Pro Vita & Famiglia Onlus:
https://www.provitaefamiglia.it/petizione/salviamo-la-piccola-indi-gregory
Intanto è arrivato anche l’esposto del Codacons: “la decisione dell’Alta Corte britannica di disporre lo stop ai supporti vitali per Indi potrebbe quindi configurare un’interferenza illecita della giustizia straniera sulla vita di una cittadina italiana, aprendo un caso che non è solo diplomatico ma anche giudiziario. Per tale motivo abbiamo deciso di presentare un formale esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinché apra una indagine sul caso, accertando se il comportamento della Corte e del giudice Robert Peel possano configurare ipotesi penalmente rilevanti ai sensi del nostro ordinamento penale”, conclude l’associazione.
Queste le parole del papà di Indi, l’Italia è diventato l’ultima possibilità per questa bimba sfortunata. Il suo angelo custode.
“Grazie dal profondo del nostro cuore al Presidente del Consiglio italiano, al Governo italiano e al popolo italiano: siete gli angeli custodi di Indi. La vostra compassione, devozione e amore che avete mostrato nel cercare di aiutare nostra figlia a ottenere le cure di cui ha bisogno, ci rendono veramente felici.
C’è ancora l’urgenza di appellarci al governo britannico affinché permetta a Indi di essere trasferita in Italia prima che sia troppo tardi. Come padre non ho mai chiesto o supplicato nessuna nella mia vita ma vi supplico per favore di aiutarci a fare in modo che non sia tolta la vita a nostra figlia.”
Davanti a questa supplica, speriamo che anche i ‘parrucconi’ d’Oltre Manica, facciamo prevalere la Speranza che a volte significa anche irrazionalità, rispetto ai loro rigidi e austeri protocolli….
Mancano pochissimo, per evitare che Indi venga condannata a morte in modo cinico e disumano.
Il Video messaggio di Dean Gregory, il papà di Indi Gregory.