Sono troppi i problemi al liceo scientifico Donato Bramante di Magenta. Problemi strutturali dell’edificio di via Trieste che rendono sempre più difficoltose le attività quotidiane per studenti e insegnanti. Una situazione che non si vuole più tollerare, tanto che per domani i ragazzi hanno indetto una mattinata di sciopero.
L’obiettivo è sensibilizzare Città metropolitana sulla necessità impellente di sistemare la scuola.
Del resto chi frequenta questo istituto ormai storico è lapidario a riguardo dei disagi quotidiani: “Soffitti che cadono, riscaldamento inesistente e rumoroso, bagni inagibili”.
Davvero un quadro surreale per quella che a livello didattico e non solo è sempre stata un’eccellenza per Magenta e dintorni come scuola. Dove la popolazione studentesca supera abbondantemente le 5 mila unità.
Così il mondo degli studenti si accinge a vivere un’altra giornata di sciopero dopo quella andata in scena oggi all’IPSIA (‘Macello’) di Via Leopardi.
Problematiche pressoché identiche denunciate in modo composto e puntuale dagli studenti.
E sul banco degli imputati sempre e solo l’unico reale responsabile per competenza: ossia, la Città Metropolitana di Milano governata dal PD di Beppe Sala.
“Città metropolitana dice che provvederà, ma noi siamo ancora al freddo. Vogliamo fatti e non parole” ribadiscono a ragione gli studenti del ‘Bramante’.
L’auspicio è che la protesta di domani sia partecipata e numerosa. Intanto anche il Sindaco Luca Del Gobbo incalza Palazzo Isimbardi:
“Città Metropolitana, duole dirlo, è un ente che fa acqua da tutte le parti. Noi come Comune non possiamo che essere solidali con gli studenti e cercare di sensibilizzare sull’argomento chi, però, sembra interessato soltanto a quanto accade a Milano città. Non si va oltre i confini”.
Il primo cittadino di Magenta incalza ancora: “Il Sindaco della città Metropolitana si chiama Beppe Sala… ma, fatti alla mano, dubito che conosca le tante situazioni di criticità che vive il mondo della scuola”.
Magenta, intanto, è bene ricordarlo, si trova in una condizione di totale “stand by” rispetto al nuovo Liceo ‘Quasimodo’ atteso ormai da un decennio e oltre.
Malgrado il pressing costante dell’Assessore Giampiero Chiodini, il tema nuovo liceo è stato derubricato a ‘questione secondaria’ rispetto alle urgenze di Città Metropolitana.
In altre parole, Magenta che è sempre stata un’eccellenza a livello provinciale per la proposta didattico formativa che offre è stata messa in lista d’attesa.
“Ma sappiamo benissimo che il tema dell’edilizia scolastica nelle scuole superiori è di competenza di Città Metropolitana – chiosa il Sindaco – noi continueremo a sollecitare. Abbiamo insegnanti validi, abbiamo ottenuto riconoscimenti unici come il Liceo Musicale, è paradossale che chi dovrebbe occuparsi delle strutture in cui debbono studiare i nostri ragazzi li lasci in queste condizioni. E’ un paradosso inaccettabile, anche perché abbiamo un patrimonio di saperi e di conoscenze che intendiamo salvaguardare in tutti i modi”.