La morte di Stefano Piscopo, il ricordo di Pietro Pierrettori.. e un mondo che non c’è più

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Ha destato e sta destando parecchia emozione la morte di Stefano Piscopo venuto a mancare a soli 56 anni. Tanto più perché avvenuta a distanza di poco più di un anno da quella del padre. Pietro Pierrettori, presidente della Pro loco, ma soprattutto gran conoscitore delle vicende magentine, ha voluto salutare alla sua maniera Stefano, ricordando papà Peppino.
Un ritratto che riprendiamo e pubblichiamo volentieri.

MAGENTA – “Carissimo Stefano, piccolino con una massa di riccioli neri, sgambettavi tra quella “poliedrica umanità” che amava tirar tardi sui tavolini del mitico Bar Piscopo. Tuo papà, Peppino (uno dei pochissimi che a Magenta sapevano fare i “baristi”) si lasciava coinvolgere in ogni “fantasiosa amenità” che passava per la testa di quella gente.

Era mamma Carla che interveniva a riportare tutto e tutti nei binari della regola, senza mancare il suo dovere di genitrice che doveva tenere a freno un piccolo Stefano, non del tutto tranquillo.
Poi il bimbo è cresciuto e si è fatto onore. Ogni volta che ti incontravo mi portavi alla memoria quegli anni irripetibili. Ma cosa racconto? A chi? A chi non c’era? Cosa potrebbe capire di quelle emozioni. Ora, che il passaggio tra la gente è compiuto, siate sereni e vegliate sulla tua piccola. Onorato di aver fatto parte di quella “poliedrica umanità” del bar Piscopo e di aver incontrato tutti voi”.

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