Ciao Carletto e quel calcio che non tornerà più – Di Massimo Moletti

Senza la Curva Nord a trascinare San Siro, Inter-Barcellona non sarebbe stata la partita più bella della storia. Da Mowmag.com

Questa sera Ticino Notizie riprende e rilancia il bell'articolo a cura di Moreno Pisto pubblicato su Mowmag.com, un sito d'informazione d'attualità controcorrente che in...

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“La morte di Sor Carletto Mazzone mi porta a pensare a quando volevo fare il calciatore per poter andare alle partite gratis !! Una Italia dalle provenienze in bocca e dalla tenacia nel cuore”.

Un paese semplice e battagliero con uomini e donne con più ore nei campi e nei turni che sui banchi e libri
Avevano una storia vissuta di piccole vicende e tragedie. Carletto era romano ma anche di Trecate e Palermo
Univa tutta Italia con le sue sfide ai grandi e sempre a testa alta
Non ha mai avuto grandi corazzate ma una corazza di cuore … Grandi giocatori a cui lui dava la patente di uomo
Non aveva un grande stipendio o retribuzione e non era un ruffiano strizzaocchio.
Lui parlava come mangiava; sano e con rumori digestivi
Però la sua parola era sacra; la rivalutazione di un genio trattato malissimo dai colletto bianchi del calcio
Un certo Roberto Baggio che non fece nulla; liberò la fantasia. Ricordiamo anche la sua corsa con grida per difendere la sua dignità. Lui non ha mai offeso nessuno era un uomo semplice e sincero.
Come quel calcio fatto di campi di fango e duri come il cemento.
Tribune in piedi e partite con gelo e nebbia.

I colli del calcio si sono assai alzati e arricchiti perdendo i portieri coi baffi e i capelli col gel a Kili..
Le partite alla radiolina e la Gazzetta del lunedì mattina ..
Lui riuscì a sopravvivere anche al calcio spezzatino anche se lui era un arrosto gustoso.
Calciatori ma prima uomini sempre senza genitori dietro al sedere o procuratori con calcolatrice alla mano.
Lo spogliatoio era un covo di uomini soli che riposavano per le partite perse o da vincere.
La panchina vissuta come la vita senza recite e mosse studiate.
Lui con un fisico non da Ercole ma con le fatiche nascoste dalla semplice tuta ..
Che bello quel calcio dove la maglia e la gloria erano prima dei soldi e dell’immagine..
Calciatori depilati e pettinati da star dove la bellezza conta più del succo ..
Calcio al mattino, pomeriggio e sera poi si riprende.
Un segno del destino che la sua dipartita cada all’inizio di una nuova stagione senza più anima e spirito.
I vivai ci sono ancora ? Le nostre nazionali minori fanno bene ma apriamo i cancelli a tutto a volti stranieri
Inizia un campionato drogato dai soldi arabi e dalle eccessive riprese.

Ciao Carletto il tuo calcio non tornerà più perché con te si chiude l’epoca dell’ultima innocenza del pallone

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