Vigevano, 43enne cerca di uccidere la madre con un badile. Arrestato, donna non in pericolo di vita

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VIGEVANO Ha tentato di uccidere la madre di 71 anni prima ferendola con un coltello da cucina e poi colpendola in testa e in viso con un badile. Per questo un uomo di 42 anni è stato arrestato questa mattina in flagranza di reato, con l’accusa di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale, dai carabinieri a Morsella, frazione di Vigevano, nel Pavese. L’uomo è incensurato e soffre di problemi psichiatrici.

A dare l’allarme è stato il padre del 42enne che, dopo che la moglie era stata ferita, ha chiamato il 118 che poi ha allertato le forze dell’ordine. I carabinieri una volta arrivati sul posto hanno trovato il figlio con in mano ancora il badile, accanto alla madre che era stata ferita in modo grave e si trovava a terra. Il 42enne ha opposto resistenza ma è stato subito disarmato e ammanettato dai militari, mentre il 118 ha soccorso la donna che è stata trasportata al pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia, dove è stata ricoverata per le ferite alla schiena e alla testa, in prognosi riservata e non in pericolo di vita. L’uomo sarà portato nel carcere di Pavia.

Non sono chiare le ragioni per le quali il 42enne com problemi psichici questa mattina intorno alle 7 si è scagliato contro la madre, colpendola con un coltello da cucina alla schiena e poi con un badile al capo e al volto. Emanuele Masseroni, 43 anni, è stato immobilizzato poco dopo dai carabinieri, accorsi su richiesta del padre, nonostante un tentativo di resistenza. È stato arrestato in flagranza di tentato omicidio. L’anziana donna è in prognosi riservata a Pavia, ma non in pericolo di vita. L’aggressione è avvenuta alla frazione Morsella, nel seminterrato di una casa isolata dove l’uomo, che non lavora, abita con i genitori pensionati. Masseroni era in cura a Pavia perché soffre da tempo di disturbi psichici, ma finora non si era mai reso protagonista di aggressioni o comportamenti violenti né in famiglia né al di fuori, tanto che è incensurato. I carabinieri ricordano solo che in passato una volta è stato sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio.

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