Un nuovo Tigros ad Arluno: accolta un’osservazione dei cittadini

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ARLUNO – Un nuovo supermercato ad Arluno. Sorgerà tra via Mazzini, Bellini e Tasso, area che passa da industriale e artigianale a commerciale con l’inserimento di strutture di vendita di generi alimentari e una nuova viabilità. “Il piano – spiega l’assessore alla Programmazione e Sviluppo del Territorio Pietro Tiberti – prevede una nuova distribuzione di parcheggi e aree verdi, oltre ad un impianto semaforico”.

Il nuovo Tigros sorgerà su una zona che cambierà decisamente volto. Ci sarà anche la novità di una nuova pista ciclabile lungo via Bellini che proseguirà fino a via Certosa sul lato nord. A seguito dell’adozione del piano gli uffici comunali hanno depositato gli atti per 30 giorni al fine di poter presentare eventuali osservazioni. Atti trasmessi anche ad Arpa, Ats e Città Metropolitana per le rispettive competenze.

“I pareri sono stati favorevoli – afferma l’assessore – non sono emerse criticità sull’impatto ambientale. Con alcune prescrizioni che verranno inserite nel progetto esecutivo”. Tiberti spiega che l’Amministrazione ha sempre avviato una interlocuzione con i residenti in merito a questo piano attuativo. Le osservazioni pervenute dai cittadini sono state due, una accolta e un’altra respinta. La prima, presentata da un cittadino a nome di alcuni residenti riguarda le modifiche viabilistiche, i parcheggi accessibili anche in orario notturno, la segnaletica e le aree verdi di mitigazione. “Osservazioni che abbiamo accolto in seguito alle valutazioni degli uffici tecnici e della Polizia locale – assicura Tiberti – in questo modo il piano verrà modificato tenendo conto di tali accorgimenti”.

L’altra osservazione è stata ritenuta avere carattere troppo generale e così non è stata accolta. “Va detto – conclude l’assessore – che sul cambio di destinazione il PGT vigente prevedeva un insediamento più grande rispetto a quello commerciale. Ora abbiamo un edificio di circa 5000 metri quadri che impatta meno rispetto a quello industriale. Non la riteniamo accoglibile perché gli uffici hanno considerato favorevolmente tale tipo di impianto”.

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