Chi è Francesco Agnello, nuovo proprietario del Salumificio Venegoni di Boffalora

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BOFFALORA- ROMA Industriale con oltre un secolo di storia sulle spalle (com’erano anche i Venegoni), personaggio istrionico e vulcanico, attivo su molti fronti ma stabilmente ‘impiantato’ nel mondo dell’industria alimentare e delle acque minerali, soprattutto ed in origine.

Sono questi i tratti principali di Francesco Agnello, il cui gruppo industriale ha acquisito (per 15 milioni di euro) lo storico salumificio Venegoni di Boffalora.

Originario di Torre Annunziata, dov’è nato nel 1964, Francesco Agnello fa parte di una famiglia di imprenditori attiva – tra l’altro – nel mondo della distribuzione di acqua, bibite e bevande.

Attualmente a capo di una holding con interessi imprenditoriali nel settore delle acque e del food, due anni fa si parla di lui sulla stampa campana per un’intervista rilasciata al giornalista Eugenio Marotta e pubblicata, nelle pagine sportive, dal quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – il suo interessamento a rilevare la Salernitana. Il suo nome figura come fulcro della cordata di imprenditori «sensibilizzati» dal cilentano Domenico Cerruti per accorrere al capezzale della Salernitana.

Sempre negli ultimi anni il nome di Agnello viene accostato ad altri sodalizi calcistici, come Avellino, Casertana e Reggina.

Di recente l’imprenditore ha rilevato il Pastificio Conforti 1860, così descritto nel recente passato: “La Famiglia Conforti fa pasta in Toscana dal 1860. Pasta Conforti si distingue. Usano una miscela di semole di grano duro provenienti sia dall’Italia che dall’estero. Hanno scelto, insieme con il loro fornitore, una buona parte di semola canadese: questa, insieme con le italiane, ha un tenore di glutine e proteine particolarmente alto, che garantisce una cottura migliore e più uniforme e un migliore sottodente, come si dice in gergo tecnico: ovvero quella particolare tenuta all’assaggio che rende la pasta una buona pasta. In più, richiedono al loro fornitore di fiducia una semola macinata grossa: siamo i soli in Toscana a fare la pasta secca in questo modo, siamo quattro in tutta Italia. Le qualità organolettiche, inoltre, sono migliori: la bontà della pasta viene enfatizzata e aumenta il volume in cottura.. Trafilatura rigorosamente al bronzo. L’impasto passa proprio a contatto col metallo, che essendo rugoso crea una pasta con “i pori aperti”.

Dal sindaco di Boffalora Sabina Doniselli, ad oggi, ancora nessun commento. Del resto è agosto e dovrà necessariamente ancora avvenire un incontro (anche) di carattere istituzionale con la nuova proprietà. L’auspicio, di tutti, è che dopo anni difficili il nome del Salumificio Venegoni possa tornare al prestigio di un tempo.

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