MAGENTA “Anche il buon lettore, al pari di quello banale e dozzinale, spesso preferisce l’”usato sicuro” rispetto all’incognita di un poco o per nulla conosciuto Autore, e non poche editrici si adeguano. Ma che ci volete fare? AGA Editrice è tutto tranne che una azienda commerciale e dunque “vai con l’Autore poco conosciuto!”.
“Ovviamente non si tratta solo di fare i fenomeni pubblicando il “poco conosciuto” Emanuele Torreggiani. L’autore di questo racconto è un vero talento che io leggo spesso per puro godimento. Lego i suoi “bozzetti” che pubblica su FB e ne resto sempre estasiato. Alcuni di questi li ho ripresi per gli Addenda a questo “Cado in alto”, un racconto che Emanuele mi aveva inviato per alietarmi con la lettura in una sera di questa calda estate, insomma, perché potessi sollazzarmi. Letto subito e tutto d’un fiato. Messaggio a Emanuele: «Lo pubblico!». Risposta: «autorizzo!». Ed eccolo qua questo piccolo capolavoro letterario. Quanti lo leggeranno? Pochi… chi se ne frega. Io l’ho letto e mi sono tolto persino lo sfizio di pubblicarlo.
Bravo, anzi bravissimo, l’editore Maurizio Murelli (che conosciamo da illo e lungo tempore); prendere gli scritti ‘episodici’ ed ‘occasionali’ di Emanuele Torreggiani, che i nostri lettori ben conoscono (e non solo loro), ci è parsa una ECCELLENTE idea. E allora ecco arrivare nelle libreria (o a casa vostra, basta poco) ‘Cado in alto’, elegante e irriverente calembour di pensieri, riflessioni, seduzioni, che Maurizio ha editato per Aga.
E siccome conosciamo da decenni la prosa e l’aitante scrittura di Emanuele, diventa bello ‘leggerlo’ nelle parole di Maurizio Murelli (che qui pubblichiamo integralmente, sono na’ squisitezza). Per ordini e altro: http://www.orionlibri.net/negozio/cado-in-alto-analogie-da-voce-giunta/?fbclid=IwAR1XN0JfQF_uy5N5cCnFvyra_10ydOojrsqXzJXx3COs8mNPNTLBV51hZbI
Emanuele Torreggiani è persona colta che ama – oltre a Bacco, tabacco e Venere – la buona letteratura e la conversazione colta e, per quel che qui conta, destreggia divinamente la penna. Leggere anche solo i suoi scritti brevi è puro godimento per chi ama la buona lettura, per gli appassionati opportunità oggi sempre più rara.
A freddo mi ha inviato questo scritto dopo che non interloquivo con lui da molto tempo… così, perché potessi allietarmi della lettura. Leggerlo è stato un “bagliore”, nel senso inteso da questa collana di libri cosicché non ho potuto esimermi dal proporgli di pubblicarlo: permesso accordato.
Cado in alto non ha bisogno di introduzione: si introduce autonomamente e i più accorti rileveranno subito nello scritto gli echi della sua passione per Louis-Ferdinand Céline. Dico in questo scritto, perché dello stile céliniano Torreggiani non fa certo la sua cifra e, del resto, nella filigrana del racconto non è difficile rilevare gli echi stilistici di non pochi grandi romanzieri, letture che sono il pane quotidiano di Torreggiani, letture che lasciano impronta in ogni buon lettore che ad esse si abbevera cosicché, alla fine, in un modo o nell’altro, ispirano e coadiuvano lo stile originale di ogni buon scrittore.
Negli “Addenda – Le bagattelle di Emanuele” che ho voluto mettere in coda a questo testo raccogliendo alcuni bozzetti che di tanto in tanto pubblica su Facebook, il lettore rileverà subito che Torreggiani ha uno stile di scrittura del tutto originale che prescinde da quello dei suoi autori preferiti, tra cui appunto Céline. Cado in alto è un racconto intenso che abbaglia e gratifica chi ama il bel leggere. E questi bozzetti scollegati dal racconto stesso sono un supplemento, come un dolce a fine pranzo, una buona grappa che accompagna il caffè o forse, per meglio dire ed essere immaginifici, delle “bagattelle” – termine che se da una parte ricorda il sulfureo e per alcuni “famigerato” libro di Céline (Bagattelle per un massacro), dall’altra rimanda alla parola dall’etimo incerto che indicava un gioco di prestigio, di bussolotti, un gioco di biliardo e poi, per estensione, “una cosa di poco conto”. In quale accezione Céline abbia assunto questo termine per il suo pamphlet non saprei dire, per quanto ben calzi l’una e l’altra. Stessa cosa dicasi per i “bozzetti” negli “Addenda” di Emanuele.
M.M.