“SegMenti Consapevoli”: Asst Legnano, alleanza di comunità per la prevenzione e la cura del disagio giovanile

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Presentato alla comunità il nuovo progetto sul disagio adolescenziale guidato da Stripes Coop e finanziato da Fondazione Cariplo

RHO/LEGNANO – Ieri a Legnano, durante la conferenza stampa promossa da ASST Ovest milanese per illustrare le progettualità rivolte al disagio adolescenziale, è stato presentato
alla comunità “SegMenti Consapevoli – Punti diversi colmano distanze e riempiono vuoti giovanili”, il nuovo progetto di Stripes Cooperativa (capofila), Cooperativa
Albatros, Officina Lavoro e Associazione Ciridì, finanziato grazie al contributo di Fondazione Cariplo attraverso il bando “ATTENTA-MENTE”.

“Segmenti consapevoli” si rivolge ai giovani tra gli 11 e i 17 anni del Distretto ovest della Città Metropolitana di Milano (Alto Milanese, Magenta, Abbiategrasso) e ha come
obiettivo primario la promozione del benessere bio-psico-sociale di ragazze e ragazzi. Attraverso la realizzazione di programmi di prevenzione primaria sui territori, la formazione
della cittadinanza sul tema del riconoscimento del disagio giovanile e l’implementazione di una coalizione comunitaria, il progetto intende dare vita ad un sistema di luoghi e di attività
di interesse giovanile in connessione con i servizi specialistici competenti, anche facilitando la modalità di intervento integrato tra servizi sanitari, servizi sociali, privato sociale e
comunità educante.

Come spiega Dafne Guida, Presidente della Cooperativa Sociale Stripes: “Il nostro progetto intende lavorare sulla precoce individuazione del disagio attraverso presidi
territoriali diffusi e lo sviluppo di una responsabilità condivisa nell’ambito della comunità educante: è’ importante non sottovalutare i segnali di difficoltà relazionali e emotive dei
ragazzi e rispondere ai bisogni rilevati attraverso contesti e metodi creativi davvero coinvolgenti. Cultura e bellezza diventano così strade privilegiate per contrastare il disagio”.
Un ulteriore punto di grande importanza del progetto è quello di elaborare un modello di
presa in carico comunitaria del disagio giovanile.
“SegMenti Consapevoli”, infatti, intende dare una risposta collettiva, e quindi non solo individuale, ai bisogni identificati nel territorio. Inserendosi a pieno nei processi della comunità l’intento è quello di lavorare in completa sinergia con gli attori già presenti ed attivi, tra cui l’ASST Ovest Milanese, gli Uffici di Piano e i Comuni.

Un progetto, quindi, completamente integrato nella co-progettazione territoriale che lavorerà insieme alla comunità affinché essa stessa si faccia carico del disagio dei più giovani, dando
una risposta collettiva capace di evitare la stigmatizzazione del singolo che si genera più facilmente nella gestione individuale delle situazioni di disagio giovanile. In questo modo il
territorio che si prende cura diviene, al contempo, luogo di cura.

“L’approccio metodologico di SegMenti Consapevoli si basa sul riconoscimento dei legami e delle relazioni come indispensabili per contrastare l’isolamento e la solitudine, e solo
all’interno di una comunità educante esse possono svolgere un ruolo di cura. Al bene individuale si sostituisce il bene comunitario, che può riaccendere motivazione e senso
appartenenza” – Racconta Marco Cribioli, Presidente di Cooperativa Albatros – “Il lavoro clinico e professionale si integra all’attivazione di soggetti informali come i
commercianti, il personale non docente delle scuole, i genitori, i cittadini e tutte le persone che vivono e abitano i territori coinvolti”.

Nei prossimi due anni di progetto saranno proprio Michela Brugali, Responsabile dell’Area Sviluppo e Territorio di Stripes Coop, e Marco Cribioli, Presidente di Coop
Albatros – insieme a tutto il partenariato, ai fornitori di progetto (Spazio ARS e Istituto Italiano di Valutazione) e alla rete di supporto – ad avere il compito di implementare e
modellizzare una presa in carico che consideri il territorio come una risorsa educativa. Spazi formativi, agorà territoriali, laboratori creativi e occasioni di crescita faranno da sfondo a
progetti di tutoring individualizzato con minori e famiglie con l’intento di dare vita ad una comunità che si prende cura.

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