Finalmente dopo ben tre anni a Cerano sono tornate le giostre o Luna park itinerante
CERANO – Tra Lombardia e Piemonte e a cavallo di tre province: (Novara, Milano, Pavia) negli anni ’80 e ’90 lo spazio ludico del paese novarese era la meta
prediletta da molti giovani e non solo per la prima settimana di Settembre.
In quel periodo è sempre caduta la festa del Santo Patrono “Il Beato Pacifico” , ma per tutti i ceranesi era: “Al Pacific”, o “Car Beattt”.
Era una vera ondata di gente una fiumana di persone che dalla piazza si riversava al parco giostre e viceversa, facilitata anche dalla vicinanza di
ogni attrazione sacra e profana…
Le giostre in dialetto erano:” i Baracoiiiii” per segnare il fatto delle enormi carovane…
In un gioco di interscambio di lingue e idiomi noi giovani li italianizzavamo in “baracconi” , per evidenziare involontariamente il
circo di forze presenti in quella bella area …ampia e capiente..
Poi è vicina pure alla pista dove potevi con la bella giovane stabile o occasionale farti l’anello sperando in un sospiro non eterno.
La gente era così tanta che i piedi mi venivano pestati a iosa e per fare 400 metri ci mettevo di più che l’odiosa campestre scolastica.
Passando gli anni restava sempre il ricordo e la voglia di ballare come un pazzo a sfondo dell’autopista o fare gli scemi sulla giostra denominata: “Calci in culo”
Prendi il codino o le codine delle tante donzelle presenti nell’agone del divertimento di quel Mondo sospeso…e atteso ..
Ma l’età arriva e quando inizi a vedere di essere età da padre cerchi le mammine alle giostre dei bambini senza ovviamente il marito prima che ti
usa come pallone da prendere a pugni … Ecco il pallone era una attrattiva nello spettacolo …si formavano capannelli di gente incredibile per dare il pugno più forte al pallone con
tutte le tecniche di posizione e modo di colpire…
Qualcuno è finito pure all’ospedale tra un pugno per gioco e un cazzotto per rabbia. Il momento più alto era a Settembre poi però arrivavano anche a Marzo ed era una festa anche se senza i grandi numeri.
Meglio eravamo solo noi giovani e si poteva mirare meglio le tipe. Una caratteristica in tempi pre telefonino era la ricerca dell’amico che in molti casi finiva a chi la visto versione risaia.
Questi Luna park nelle risaie avevano un loro personale e attrattivo fascino di esser tutti uguali e personali. Poi c’era la musica del momento e qualcuno metteva pezzi un po’ datati ma
il calore era contagioso come i vocalist delle giostre.
Erano e sono dei veri propri artisti e personaggi con il loro entusiasmo e forza mettevano grinta anche al più triste dei personaggi. Un loro gergo o slang tutto colorito e peculiare nella corsa del caricamento del popolo delle giostre.
Il covid ha bloccato per tre anni lunghi un rituale che portava in paese tante persone che conoscevano Cerano solo per il periodo del Luna Park ed era un momento di orgoglio e svago per i giovani del posto …
Ora finalmente questo lungo digiuno è finito e :”i Baracoiii”, sono tornato nel loro habitat naturale per ben un mese…
Resteranno in paese fino al 7 Aprile… Un “amarcord ” delle terra delle zanzare che ha molte bellezze ma molto
spesso non le sa guardare dal lato giusto ..
Un buon ritorno per una tradizione che si porta avanti e si trasforma e posta suo social…
Beh in questo caso …faremo un concorso per i post e storie più belle …
W i Baracoi….sono tornati.
Grazie per aver aspettato e resistito
Massimo Moletti
