+Regione, oggi e domani maratona per modifica governance del Parco Sud

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MILANO  Il Consiglio regionale della Lombardia tornerà a riunirsi giovedì 1 dicembre e venerdì 2 dicembre per discutere il progetto di legge di modifica della governance del Parco Agricolo Sud Milano: il Presidente Alessandro Fermi ha convocato la seduta in entrambi i giorni alle ore 10 con possibilità di prosecuzione dei lavori in sessione notturna.
La riforma della gestione del Parco Agricolo Sud Milano – spiega una nota di Palazzo Pirelli – si propone l’istituzione di un nuovo ente di diritto pubblico regionale composto non soltanto dalla Città Metropolitana ma anche dai 61 Comuni della comunità del parco. Il nuovo Consiglio di gestione sarà composto da dieci membri, tra cui il Presidente e due membri eletti dalla comunità del parco, due nominati dalla Giunta regionale, uno nominato dalla Città Metropolitana, uno nominato dal Comune di Milano, due designati dalle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative e uno designato dalle associazioni di protezione ambientale.

Altra novità riguarda la nomina del Direttore del parco che non sarà più incaricato dal Consiglio metropolitano d’intesa con la Giunta regionale, ma verrà nominato direttamente dalla Giunta regionale, sentito il Presidente del Parco. E’ una modifica criticata dai gruppi di minoranza secondo i quali la riforma rappresenta “una manovra di palazzo e non è avvertita come necessaria dal territorio”. Da parte dei Consiglieri di maggioranza le modifiche introdotte vengono invece ritenute opportune e necessarie al fine di migliorare soprattutto l’efficacia gestionale dell’ente. “Attualmente – ha spiegato il relatore Franco Lucente (FdI) – la Regione contribuisce al funzionamento del parco con 373mila euro ai quali verranno aggiunti 300mila euro per un totale annuo di 673mila euro. Le quote di partecipazione obbligatorie dei Comuni e della Città Metropolitana verranno stabilite dal nuovo Statuto”. Complessivamente sono stati depositati 322 emendamenti al testo del progetto di legge e oltre 900 ordini del giorno. 

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