― pubblicità ―

Dall'archivio:

Luigi Di Maio, il contemporaneo- di Emanuele Torreggiani

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

Perché tanta acrimonia nei confronti del Luigi Di Maio? Che ha fatto? S’è messo in proprio. Non sta più sotto padrone. Non era ieri o l’altro ieri che un ministro, uno tra i tanti laqualunque a rango di governo, che inveiva contro un operaio reo di non essersi messo in proprio?
Il Renato Brunetta che arringava con la mano in tasca intercalando con francesismi da bordelleria. Che ha fatto il Di Maio di così disonorevole? Ha seguito il tratturo già calcato da consiglieri comunali, regionali, parlamentari d’ogni fittizio colore. La politica è questa roba qui, ricalca il popolo a carta carbone. Un popolo di contemporanei, come ebbe a dire oltre un decennio or sono Indro Montanelli, ebbro di oblio. L’italiano è contemporaneo. Tutto ciò che s’è detto, scritto, firmato e controfirmato, fotografato e filmato è l’ieri. L’ieri è il defunto. Non più che nulla disgregato nella morte. Materiale organico da fogna. Il contemporaneo è carne che vive. Oggi è un altro giorno. Che ha fatto Di Maio? Si costruisce il suo presente. Lo prende il giorno, come gli amanti. Ha sete, beve. Ha fame, mangia. È il genio italiano contemporaneo. Senza neppure un pezzo di carta a sigillo di un titolo alla qualunque. Meglio. Meglio ancora. Meglio del meglio. Molto più che competente egli compete. E vince. E solo il risultato conta. Ineffabile, egli e molti suoi epigoni, è quell’io sé stesso medesimo. Quel noio del sommo Totò. Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri. Semplicemente un contemporaneo.
Emanuele Torreggiani

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi