ASM/1 Magenta: con Emanuela Garanzini si completa il CdA. Zanardi: “Tutti i vantaggi dell’operazione Neutalia”

Da vecchia struttura industriale a spazio riqualificato. AAAssociati al fianco di Iveco, al TG Imprese

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“Con la nomina di Emanuela Garanzini, ingegnere professionista abbiamo di fatto integrato tutto il CdA di ASM che ora è pronto per tornare ad essere pienamente operativo”.
MAGENTA – Le parole del Vice Presidente e Amministratore delegato Avvocato Andrea Zanardi hanno aperto la conferenza di stamani di fine anno, organizzata dalla storica multiservizi del Magentino.

Zanardi, dopo le note traversie (più politiche che altro) che hanno caratterizzato l’epoca della presidente Elisabetta Lanticina, ha inteso soffermarsi soprattutto sull’orizzonte prospettivo di ASM, sul suo riposizionamento a livello di mission aziendale, sulle operazioni che sono state portate a termine e su quelle che lo saranno nei prossimi mesi.

 

La parola d’ordine evocata da Zanardi, è stata lavoro, lavoro ma anche e soprattutto competenze e professionalità. Che sono il fil rouge che oggi connota il CdA dell’azienda di via Crivelli.  Nel board di ASM, infatti, accanto a Zanardi che di professione è Avvocato, ci sono Michela Canziani e Valeria Sanasi entrambi dottori commercialisti, Ambrogio Crespi manager con trascorsi in aziende di rilievo a riposo e, appunto, l’ultima arrivata l’ingegner Emanuela Garanzini. Senza dimenticare il DG esecutivo Aldo Amadori altro ingegnere che conosce a fondo la macchina ASM.

“Questo CdA esprime grosse qualità – ha detto il Vice Presidente – e da marzo a luglio si è riunito anche tutte le settimane. Avevamo una serie di situazioni che dovevano essere espletate e, soprattutto, una tempistica precisa da rispettare”.

Da qui quel concetto di lavoro che sopra abbiamo adombrato. Che ha portato ad un’operazione quella di Neutalia la New Co di Accam,  in cui Zanardi crede tantissimo. “Abbiamo acquisito l’0,5% di questa nuova company ed entro fine anno passeremo all’atto notarile”.

L’avvocato di ASM ha voluto rimarcare in particolar modo il valore simbolico di questa operazione. “Per alcuni la nostra partecipazione azionaria, potrebbe considerarsi di poco conto. In realtà entriamo in un mercato decisamente più competitivo e che si allarga ai territori del Legnanese e del Bustocco. Ma soprattutto ci consente di avere a disposizione un inceneritore con tariffe decisamente agevolate con interventi in ambito energetico assolutamente interessanti”.

Dunque, un vantaggio sia a livello di gruppo, perché in questo modo ASM finisce per stringere sinergie strategiche ancor più preziose ed ampie e in seconda battuta, la possibilità con Neutalia di aprirsi da protagonista ai tempi della transizione ecologica che oggi sono nell’agenda politica mondiale.

A livello di numeri, Zanardi ha così invitato a guardare oltre la dimensione magentina. “Il nostro ormai è un gruppo che conta 400 persone. Senza dimenticare che questa operazione porta con sè un rischio d’impresa bassissimo con delle clausole di salvaguardia assolutamente rassicuranti per ASM”.

D’altronde Zanardi è stato molto chiaro rispetto al bivio davanti al quale si sarebbe trovata la public utility: “O la strada di Neutalia, ergo l’apertura a nuovi mondi e territorio, oppure la marginalità”. E siccome ASM non ha intenzione di diventare una sorta di riserva indiana, ecco la scelta obbligata ma anche lungimirante.

L’altro aspetto che va sempre nella direzione di una nuova prospettiva sempre più incentrata su quello che ‘farà da grande ASM’ riguarda la costituzione di una sorta di polo d’eccellenza per competenze in ambito ambientale, dove tra l’altro, cosa non trascurabile, le marginalità per l’azienda sono importanti.

 

“ASM – ha concluso Zanardi – non può non essere protagonista rispetto a tematiche ambientali che oggi sono attuali e dirimenti”.

Insomma, la strada per il futuro è tracciata. I litigi e le baruffe sono alle spalle né più interessano a nessuno.

 

F.V.

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