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Italiani sempre piĆ¹ poveri. Politici, SVEGLIA – di Andrea Pasini

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Gli italiani non hanno piĆ¹ di che vivere. Colpa della crisi, colpa della pandemia e soprattutto colpa di una scadente classe politica che da decenni non ĆØ capace nĆ© di intercettare e nĆ© di risolvere concretamente i problemi degli italiani. ƈ facile puntare sempre il dito contro qualcun altro, sport preferito della sinistra italiana, quello che ĆØ difficile ĆØ prendersi le proprie responsabilitĆ  e fare qualcosa per cambiare la situazione. Il nuovo premier Mario Draghi ci sta facendo sperare in un Ā«cambio di passoĀ» che possa salvare il nostro Paese. Siamo allā€™ultima spiaggia. A dimostrarlo sono i dati pubblicati solo qualche giorno fa da Bankitalia. Lā€™indagine straordinaria sulle famiglie durante la pandemia, che ha coinvolto oltre 2.000 nuclei familiari, ha evidenziato una situazione brutale. Ci troviamo nel bel mezzo di una vera e propria catastrofe economica e stiamo ancora aspettando che la politica se ne renda conto. Il passo da catastrofe economica a sociale ĆØ molto breve e lā€™incertezza sta portando malumori sempre piĆ¹ radicati. Quasi il 40% degli affittuari e oltre il 30% delle famiglie indebitate hanno dichiarato di avere difficoltĆ  nel sostenere il pagamento dellā€™affitto o delle rate del prestito. Un terzo delle famiglie ha inoltre riferito di aver subito una riduzione del reddito nel 2020 e tra queste, solo il 20% immagina una ripresa per il 2021. Per far fronte alla situazione gli italiani hanno detto di aver ridotto in maniera importante gli acquisti di beni alimentari e abbigliamento nei primi mesi del 2021. Quasi la metĆ  delle famiglie che tagliano le spese ha dichiarato di voler acquistare beni di qualitĆ  inferiore, mentre i tre quarti pensano di modificarne la quantitĆ .
Nellā€™analisi si legge ancora che oltre la metĆ  della popolazione italiana vive in famiglie che dichiarano di non disporre di risorse finanziarie sufficienti a mantenere uno standard minimo di vita per almeno tre mesi in assenza di entrate, in linea con quanto rilevato in primavera. PiĆ¹ di un quinto degli individui si trova in questa condizione e ha contemporaneamente subito un calo del reddito familiare nel 2020. La percentuale di persone che hanno perso la speranza aumenta del 9%. Sempre piĆ¹ italiani attendono un netto peggioramento della situazione economica e le prospettive sono piĆ¹ negative per i lavoratori autonomi e i disoccupati. Oltre un quinto dei capifamiglia con contratto a termine e un decimo degli autonomi ritiene che la probabilitĆ  di perdere il lavoro nei successivi dodici mesi sia superiore al 50%, mentre tra i disoccupati, solo poco piĆ¹ del 10% si aspetta che ci sia una probabilitĆ  superiore al 75% di trovare un nuovo lavoro nellā€™arco di un anno.
Cosa accadrĆ  quando scadrĆ  il blocco dei licenziamenti? Di quanto aumenteranno questi dati giĆ  drammatici? ƈ stato annunciato dal ministro del Lavoro Andrea Orlando che il 30 giugno finirĆ  il blocco per le grandi imprese Ā«che dispongono degli ammortizzatori socialiĀ», mentre per le altre aziende il termine massimo ĆØ il 31 ottobre Ā«anche in ragione di una riforma che stiamo portando avanti e dovrĆ  estendere questi strumenti anche alle imprese piĆ¹ piccole e alla aree del lavoro che non sono coperte da questi strumenti. Unico spiraglio in questa situazione drammatica ĆØ la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha bocciato la riforma dellā€™articolo 18 contenuta nella legge Fornero del 2021, definendola ā€œincostituzionaleā€.
Ora visto che la situazione economico-sociale sta giorno dopo giorno deteriorandosi sempre di piĆ¹, questa classe politica cosa intende fare realmente, parlo di progetti concreti, per riuscire a invertire queste catastrofica tendenza? Ma si rendono conto o no i politici che la situazione sta sfuggendo di mano e che se dovesse aggravarsi sfocerebbe in seri problemi di ordine pubblico?. Forse ancora pochi si sono resi conto che, ogni giorno, sempre piĆ¹ persone perdono il posto di lavoro. E sono queste persone, che non vedono piĆ¹ un presente ma soprattutto un futuro per loro stessi ma soprattutto per il loro affetti piĆ¹ cari, che inizieranno a covare rabbia e frustrazione. Un mix che diventerĆ  tra non molto esplosivo. Figuratevi quando arriveremo a qualche milione di persone in questa condizione che bomba sociale diventerĆ . ƈ il momento che qualcuno si muova e inizi a studiare strategie serie, che si concretizzino nellā€™arco di pochi mesi, per fermare questa emorragia economica sociale che a breve muterĆ  in seri problemi di ordine pubblico. ƈ molto piĆ¹ pericoloso portare allā€™esasperazione una persona onesta e perbene, che vorrebbe solo lavorare onestamente e mantenere integra la sua dignitĆ  e che si vede abbandonare da chi dovrebbe difendere i suoi diritti, che i banditi di sinistra dei centri sociali che vediamo distruggere negozi, incendiare macchine e picchiare le Forze dellā€™ordine durante le manifestazioni.
Andrea Pasini – Trezzano Sul Naviglio
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