RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO
MAGENTA – Sabato 21 settembre 2019, buongiorno, abito a Magenta da giugno, il mio appartamento affaccia sul piazzale all’incrocio tra via Milano e via Donatori Sangue. Il piazzale è pubblico e c’è molto spazio per posteggiare per cui è frequentatissimo.
Ho potuto notare che la situazione in cui versa questo piazzale è stranamente ambivalente, perché il lato su
via Donatori è in buone condizioni, mentre quello su via Milano … beh vedete voi stessi (VEDI IMMAGINI).
Le copertine in cemento dei muretti sono rotte, cadono a pezzi, e anche le lastre rimaste intere sono
pericolanti, si staccano dal supporto. Ci sono rifiuti abbandonati nelle aiuole, i cespugli sono sofferenti perché l’impianto di irrigazione è rotto. Le erbacce crescono folte su veri e propri cumuli di terriccio che si sono depositati negli anni lungo i cordoli.
Ogni volta che entro o esco di casa, o semplicemente mi affaccio, mi dà fastidio vedere questa situazione. Non c’è un motivo al mondo per cui un’Amministrazione debba lasciare che un piazzale nuovo di zecca finisca in queste condizioni, e purtroppo mi sono resa conto che nessuno provvederà perché non lo ha fatto finora e quindi non lo farà neanche in futuro.
Per cui sabato 21 ho commesso un reato e mi autodenuncio. La mia azione criminosa è consistita in 5 ore di ramazza e paletta, raccolta a mano di rifiuti di ogni genere nelle aiuole, ripulitura e potatura delle rose, rimozione di pezzetti di cordoli pericolanti.
Ho trovato di tutto: pezzi di legno, bottiglie di vetro, riviste, pacchetti di sigarette, incarti di merendine di
ogni genere, e un’infinità di mozziconi.
E questo il vergognoso risultato: È tutto orribilmente pulito!
E mentre ero all’opera mi sono resa conto del perché nessuno avesse pulito prima… è un’attività DIFFICILISSIMA! … io stessa, prima di iniziare, ho dovuto conseguire tre lauree e mettere in campo attrezzature raffinate, dispendiose e tecnologicamente all’avanguardia:
E alla fine cos’è rimasto, oltre al pulito? Ovviamente dell’immondizia, dello sfalcio e dei pezzi di
cemento. Non sapendo che farne, ho improvvisato delle opere d’arte… eccole:
Da queste immagini avrete intuito quale sia il mio reato: ho abbandonato rifiuti davanti a casa. … A dire il vero non li ho abbandonati io, c’erano già, però erano sparpagliati su tutto il piazzale, lasciati lì da altri, ma io ho avuto la stupida idea di ripulire tutto e metterli insieme, in un sacco nero, quello in cui di solito finiscono i cadaveri. Infatti alla fine del lavoro ero abbastanza morta.
Tra tutti i rifiuti che ho raccolto, mi fa piacere segnalarne uno speciale, che ci fa capire un concetto molto importante: se non rispetti l’ambiente, foss’anche nella forma di una piccola aiuola, poi la Natura si vendica pesantemente. Povero zozzone, sfigato due volte! Con questo concludo questa mia autodenuncia.
Se volete arrestarmi, all’ufficio anagrafe sanno dove abito. Se invece preferite mandare qualche operaio a ritirare la spazzatura e sistemare i cordoli e, in futuro, ogni tanto, i vostri operatori ecologici a spazzare, sarà per me un piacere salutarli dal balcone.
Un cordiale saluto
23 settembre 2019 -Sara Capittini