ABBIATEGRASSO – Ricordo in maniera quasi tangibile, il clima piacevole che caratterizzò questa serata lo scorso anno, ricordo il principio di primavera, i boccioli in fiore, il tepore nell’aria.
Quest’anno la temperatura è stata sicuramente meno clemente ma perfino Burian si è placato, stemperando le ondate di gelo, che hanno lasciato spazio ad una lieve pioggerellina. Sabato 10 Marzo si è svolta ad Abbiategrasso la quarta edizione del Premio Italo Agnelli, in memoria dell’ex presidente di Confcommercio, in occasione del suo compleanno, eccellenze della politica, della cultura e dell’arte si sono ritrovate nella splendida cornice del Convento dell’Annunciata.
Questo luogo incantevole ricco di splendidi affreschi, risulta sempre più affascinante, ogni volta che lo visito. Consacrato con S.Maria Annunziata nel 1477, fatto costruire dal duca Galeazzo Maria sforza, un complesso architettonico molto semplice visto dall’esterno, rivela al proprio interno scorci unici, che ad ogni edizione vengono sfruttati con sempre maggior maestria, per rappresentare la suggestiva scenografia del premio. L’amore per la cultura e l’importanza che le viene attribuita dalla famiglia Agnelli, rendendola la vera protagonista della serata, vengono confermati anche dal luogo dove la serata commemorativa viene svolta. Memore dell’intensa esperienza dello scorso anno, ero profondamente curiosa di sapere chi avrebbe calcato quel palco. E anche quest’anno, svariate eccellenze si sono susseguite, coinvolgendo ed affascinando il pubblico. Udire le parole di professionisti, preparati e riconosciuti nel proprio ambito, oltre ad essere fonte di ispirazione profonda, è un modo per solleticare il nostro animo e dare vero e proprio ossigeno al cervello, quasi come un carburante per rimettere in moto un motore.
Il noto giornalista Ivan Donati, conduttore della serata ( ha davvero il palco nel sangue) insieme a Brunella Agnelli, come sempre bellissima ed emozionata, nel suo abito da sera rosa, in onore del Giro d’Italia, che farà tappa ad Abbiategrasso, e Manuel Agnelli, sempre più bravo nel ruolo di intervistatore ( oltre alle indiscusse doti musicali, l’artista sta valorizzando le proprie abilità da intrattenitore, anche grazie al programma Ossigeno, di cui è alla conduzione), si sono susseguiti sul palco insieme ai numerosi ospiti ed ai vincitori del premio, Personalmente ho adorato l’intervento di Stefano Boeri, creatore del Bosco Verticale ed oggi direttore della Triennale di Milano, che ha parlato con Manuel del concetto di resilienza,e che ha fermamente ribadito l’importanza della cultura, a suo parere totalmente assente dalle agende della politica. Cultura che rappresenta, oltre ad un’eccellenza del nostro Paese, anche una voce importante del Pil. Con Gipi, autore e regista, e tra i più celebri fumettisti italiani, presente anche al Premio Strega, Manuel ha parlato del rapporto col padre, leitmotiv della serata, a tutti gli ospiti è stato chiesto un ricordo, un dettaglio, un accenno a questa figura di riferimento della propria vita. Gipi per concludere si è definito come qualcuno che vive per guardare la realtà e raccontarla. Molto interessante anche tutto il discorso tenuto da Paolo Giordano, autore della Solitudine dei numeri primi, che ha dato alcune anticipazioni su proprio ultimo romanzo. Un giusto riconoscimento a Riccardo Barlaam ed al suo cortometraggio sui nuotatori paralimpici “i Pesci combattenti”. Eccellenza anche nell’ambito dell’enogastronomia Luca Sacchi sous chef di Cracco ( deifinito Come nella scorsa edizione la poesia del violino di Rodrigo D’Erasmo ha accompagnato la maestria di Manuel, ed il suo canto intenso ed emozionante. Sem e Stenn, della scuderia di Manuel ad X Factor, hanno coinvolto il pubblico con il loro inconfondibile electro-pop. E poi la grande storia imprenditoriale della Sc Project, nata a Magenta ed oggi a Cassinetta, frutto del genio e della passione di due ragazzi della classe 1980: Stefano Lavazza e Marco De Rossi.
Un giusto riconoscimento è stato attribuito al comune virtuoso Lauriano Po, rappresentato dal suo sindaco, la battagliera Matilde Casa che ha lottato con le unghie e con i denti per difendere e preservare il suo territorio. Una menzione anche a Luca Garrone di Explore Monferrato, che, attraverso una bella sinergia tra pubblico e privato, ha valorizzato e reso ancora più appetibile la zona. Il Premio Italo Agnelli, quest’anno è stato assegnato a dei giovanissimi, agli Istituti Superiori abbiatensi l’Alessandrini ed il Bachelet, rappresentati dai loro presidi, per l’avviamento di un progetto di alternanza scuola-lavoro per poter presentare progetti di riqualificazione del patrimonio strutturale della città, da presentare al Comune. L’appassionante percorso di alternanza avrà inizio con un corso formativo tenuto da Elena Franco, architetto, fotografa ed esperta di distretti del commercio e della riqualificazione urbana. Una splendida opportunità.
Uscendo dal’Annunciata con la mente in fermento, grazie alle parole udite,ai progetti, alla creatività , alle melodie, alla bellezza che ci circondava, un sorriso si è acceso sui nostri volti, squarciando il buio della notte.