MILANO Le tempeste di grandine che si sono abbattute a macchia di leopardo nel Nord Italia hanno trasformato le strade in fiumi di ghiaccio, provocando danni nelle campagne su vigneti e frutteti, ortaggi e verdure.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo con il traumatico passaggio da caldo e siccita’ al maltempo che ha devastato in particolare vaste aree in Piemonte, Lombardia e Veneto lasciando una scia di danni alle coltivazioni.
In Lombardia i chicchi di ghiaccio sono caduti nella zona a ovest di Milano, soprattutto nei comuni di Parabiago, Corbetta, Magenta, Robecco sul Naviglio e di Arluno con danni alle colture; in alcune zone e’ stato rovinato fino al 70% dell’orzo in maturazione, spezzate le prime foglie di mais ed e’ stato colpito il frumento in fase avanzata come anche il riso nuovo.
Segnalazioni di danni anche dalla Bergamasca dove vento e grandine hanno colpito mais e frumento nell’area tra Treviglio e Calcinate. In Veneto, continua Coldiretti, si registrano danni nel Bassanese, con grandinate che si sono spinte fino a Rosa’ colpendo tutte le colture: dai vigneti agli asparagi, dagli ortaggi ai cereali, fino ai ciliegi di Marostica, Colceresa e Pianezze. In Piemonte la grandine ha devastato in particolare la zona fra Novara e Vercelli, con tetti scoperchiati e alberi abbattuti, nella fascia di Saluzzo nel Cuneese colpite le coltivazioni di mirtilli, mentre fra Torino e Ivrea coinvolti vigneti e cereali, dal mais al grano. La Coldiretti calcola danni per oltre 14 miliardi di euro in 10 anni, tra cali della produzione agricola e lesioni di strutture e infrastrutture nelle campagne.