La sostenibilità in Costituzione (e i criceti di Michela Brambilla)- di Fabrizio Garavaglia

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ROMA – L’altro giorno la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva l’inserimento in Costituzione (art. 9 e 41) dei principi di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, a favore delle future generazioni. Inoltre, tutela gli animali secondo una specifica normativa che disciplinerà meglio il concetto.
Un grande risultato di civiltà e di modernizzazione della Costituzione.

Non è su questo che però vogliamo soffermarci. Chi ha seguito i servizi dei telegiornali e della carta stampata avrà notato una parlamentare, di sesso femminile, capelli biondi, età di poco superiore alla cinquantina che saltellava da un salotto ad uno studio televisivo, da un giornalista a un qualsiasi strapuntino dove c’era una telecamera.

Ebbene la signora è l’onorevole Michela Brambilla, eletta in Parlamento nel nostro collegio, qui nel magentino e abbiatense.

 

Una parlamentare mai vista sul territorio, che in quattro anni di legislatura non si è occupata di un solo problema dello stesso e che vanta il primato di assenza alla Camera con circa il 99,55% (presente una sola volta…)

Dirà qualcuno: ”ma lei si occupa di animali”. Bene, la prossima volta si faccia eleggere da cani, gatti e criceti.

Sia detto con simpatia, la Brambilla non è proprio sostenibile.

 

 

 

Fabrizio Garavaglia 

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