“Il segreto della comicità? E’ nei tempi. Anche in politica..”
ABBIATEGRASSO – Alberto Fossati, cassazionista, membro dello Studio Legale Associato Fossati Andena Romanenghi, con sede in Milano, C.so di Porta Vittoria n. 28, è iscritto all’Albo degli Avvocati di Milano dal 1994 ed è docente di diritto pubblico e legislazione sociale nell’Università Cattolica di Milano.
Opera prevalentemente nel campo del diritto amministrativo, con particolare attenzione per i settori dell’urbanistica, dell’edilizia e dei servizi sociali. L’Avv. Alberto Fossati ha svolto negli ultimi 10 anni attività di consulenza e di patrocinio giudiziale in materia di edilizia, urbanistica, espropriazioni, per numerose Amministrazioni comunali. Docente a contratto, insegna Elementi di diritto pubblico e legislazione sociale presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Non ce ne voglia l’attuale ministro degli Esteri Luigi Di Maio, già vicepresidente alla Camera e vicepremier, a soli 35 anni, ma un curriculum come quello dell’ex sindaco di Abbiategrasso Alberto Fossati, che di anni ne ha 63, non ce l’avrà mai. E basta questo per dare la cifra dell’attuale livello della classe dirigente italiana, passata dagli Spadolini (direttore del Corriere, docente universitario di Storia, o di Aldo Moro, Giorgio Almirante, Giovanni Malagodi, Ugo La Malfa, Rino Formica) ai Di Maio, Toninelli, Dadone e compagnia (grillina) cantante.
Re-introduciamo il nome (e il tema) Fossati perché ci dicono (sic dicunt, sic ferunt) che è lui, assieme ad Adriano Matarazzo, l’ideatore della lista La Città 2022, che si presenterà alla stampa mercoledì 6 ottobre.
Il tema che poniamo è semplice: indiscutibilmente la levatura culturale e il curriculum anche politico di Alberto Fossati è impareggiabile, ad Abbiategrasso, specie considerati gli attuali protagonisti.
Ma in politica contano, e tanto, tempi e modi. E il fatto che il sindaco dei cinque anni 2002-2007 sia fuori dai giochi da diversi anni, lontano dal centrosinistra e dal Pd (che sarebbero la casa ideale di un esponente di punta del cattolicesimo demcoratico, qual è lui), potrebbe avere un effetto importante sulla sua partecipazione alla corsa del 2022, vedremo in che ruolo (il ‘papabile’ alla candidatura a sindaco sarebbe Adriano Matarazzo).
Fossati fu il protagonista del blocco centrista che sostenne il secondo mandato di Angelo Ceretti (1998-2002), da vicesindaco e assessore all’Urbanistica. Arrara, Frank Ranzani, gli ex aderenti al PPI, e quindi l’ala progressista della fu Democrazia Cristiana, i suoi pretoriani.
Fossati vince al primo turno, superando seppur di poco il 50%, contro un altro primattore della Dc, Franco Bardazzi, ormai 20 anni fa o quasi.
Governa bene, fino a che nel 2006 si spezza il legame con la sinistra di Ceretti e Lazzaroni: uno strappo (umano, oltre che politico) che porta dritto alla netta vittoria di Roberto Albetti nel 2007. Con Ceretti terzo incomodo che raccoglie il 20% in solitaria.
E’ da allora, quando sta per nascere il Partito Democratico, che il centrosinistra perde una occasione clamorosa: coinvolgere, tenere, convincere Fossati a rimanere. E invece, per uno di quei paradossi non così rari, in politica, i Dem e il csx passano in pochi anni da proporlo come candidato Presidente di Regione Lombardia nel 2005 contro Formigoni (gli sarà preferito Riccardo Sarfatti) a lasciare che si ritiri alla vita lavorativa, all’insegnamento e alla grande passione per i libri gialli (di cui è lettore assiduo.. ed anche scrittore). Com’è possibile farsi scappare (o NON convincere a rimanere) un talento del calibro di Alberto Fossati? Sono misteri, non gaudiosi ma politici.
E così, nel mezzo della evidente crisi di rappresentanza dei partiti e della rappresentanza politica, mentre tramontano le ideologie e i modelli politici del Novecento (coi risultati che tutti vediamo: il grillismo è figlio di quella rimozione), Fossati starebbe per tornare in campo. Anzi, nell’agone.
Che effetto/i avrà? Basterà a rivitalizzare un centrosinistra in evidente difficoltà dopo l’esodo di Finiguerra, la progressiva ritirata di Lele Granziero e lo svuotamento evaporazione dei 5 Stelle? La Città 2022 farà alleanze o correrà da sola? Che ruolo specifico avrà, Alberto Fossati?
Sono tutti nodi che verranno sciolti a breve. Un paio di giorni, e se ne saprò di più. Nel frattempo ricordate: il segreto della comicità.. Sono i tempi.
Fabrizio Provera