MILANO “Noi siamo persone serie. Tutto ha un limite. Bisogna attenersi al comunicato firmato da me e Ciceri, per cui se su qualche testata anche di grande richiamo escono notizie che non rispondono al vero sono quelle che in gergo si chiamano fake che io preferisco chiamare minchiate”.
Lo ha precisato il medico personale di Silvio Berlusconi, Alberto Zangrillo, lasciando il san Raffaele dove l’ex premier e’ ricoverato in terapia intensiva. Intercettato dai giornalisti, il primario di Rianimazione ha voluto smentire le notizie circolate secondo cui l’ex premier si sarebbe alzato dal letto, seduto in poltrona e avrebbe fatto esercizi respiratori. “Bisogna avere molto rispetto, non solo del paziente ma anche del nostro lavoro – ha sbottato – Sono stanco. Se un paziente e’ in terapia intensiva cardiochirurgia vuol dire che non puo’ alzarsi e camminare”.
Non ci sono quindi date, al momento, sull’uscita dalla terapia intensiva di Berlusconi ma l’umore del Cav, secondo quanto trapela, è ”alto”, e da parte sua c’è”ottimismo e voglia di tornare al più presto a casa”. L’ex premier mantiene insomma “il suo consueto spirito”. Nella sesta giornata di degenza le visite di familiari e amici sono state ridotte: alle 16 è arrivato in ospedale il presidente di Mediaset e amico di lunga data, Fedele Confalonieri, che dall’inizio del ricovero è sempre stato presente. Poco dopo è stata la volta del fratello Paolo, che ha poi lasciato il nosocomio assieme a Confalonieri dopo circa mezz’ora. Resta al fianco del presidente Berlusconi la compagna e deputata azzurra, Marta Fascina. Fuori dall’ospedale, per tutta la giornata, non è mancato il consueto sostegno dei supporter: dal ‘fedelissimo’ Marco Macrì, arrivato venerdì mattina dalla provincia di Lecce, al 67enne Ettore Fragale, che ha viaggiato 16 ore in bus da Cosenza per portare boccette di acqua santa.