Vittuone, quartiere Leonardo da Vinci, i residenti protestano: “Non siamo cittadini di serie B”

Dagli atti di vandalismo all'incuria, i problemi della zona a ridosso del campo sportivo e della piscina.

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Sono oltre 500 le persone che vivono nel quartiere Leonardo da Vinci a Vittuone. Un quartiere sorto anni fa che ospita tante famiglie in una zona tranquilla del paese. Ma i residenti si sentono abbandonati perché troppo spesso le cose vengono lasciate nell’incuria. Molto spesso per colpa di persone che hanno ben poco rispetto per la cosa pubblica, a volte per ritardi negli interventi. «La strada che collega i due parcheggi vicino al campo sportivo è un chiaro esempio di degrado – commenta un residente – Tempo fa c’era una sbarra che impediva l’ingresso, ma poi è stata tolta e oggi la strada è in condizioni pietose. Rami che si sono staccati per il vento, caduti e mai raccolti. E’ a senso unico, ma dalla parte opposta il cartello di divieto è stato demolito da un tronco abbattuto dal maltempo e mai sostituito. Sono poi diversi anni che alcune luci dei lampioni non sono funzionanti».

C’è poi la piazzetta della Fontana, così chiamata perché un tempo era abbellita dal getto d’acqua in mezzo al quartiere. «Con l’ultima pioggia si è allagata completamente – aggiungono i residenti – ed è una costante perché accade sempre quando piove in maniera decisa. Naturalmente non mancano i simboli degli incivili, ovvero le bottigliette di birra lasciate la sera che ritroviamo la mattina». Poco più avanti c’è un albero completamente secco. «Lo consideriamo il simbolo dell’abbandono – aggiungono – Non è mai stato tagliato, ma andava tagliato subito perché molto pericoloso. Lì vicino ci sono molti alberi pericolanti. Basta una pioggia intensa e crollano, nella speranza che non colpiscano qualcuno». I residenti mostrano i camminamenti disconnessi e anche quel passaggio pedonale completamente ricoperto dall’erba, al punto da non renderlo più visibile. Siamo accanto alla piscina Mike Bongiorno dove l’amministrazione è intervenuta sistemando delle fototrappole perché, soprattutto di sera, venivano segnalati ingressi di giovani. «La rete divelta è stata sistemata, ma in maniera provvisoria – concludono. Ben venga il taglio dell’erba che aveva raggiunto l’altezza di due metri. Quello che vogliamo dire è che non siamo cittadini di serie B e meritiamo rispetto».

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