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Dall'archivio:

Vittuone, il CDX all’unisono: “Palazzetto, piscina, bocciofila e Treartes: non ci siamo proprio !”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Il centrodestra mette in evidenza le tante ‘mancanze” della Amministrazione comunale. Nessuna risposta convincente alle interpellanze presentate
 
VITTUONE – I consiglieri di opposizione hanno presentato in Consiglio Comunale alcune interpellanze riguardanti le strutture riportate nel titolo e si sono formulate all’ Amministrazione Comunale precise domande a cui però non hanno ottenuto risposte soddisfacenti.

Eppure, le domande erano chiare e semplici. Sapere le condizioni in cui versano queste strutture e quindi quali interventi sono stati fatti finora e quali saranno da fare con relativo piano dei conti. Oltre ciò che intende fare l’Amministrazione per individuare i nuovi gestori.
Domande chiare a cui ci si aspettavano risposte certe. Invece sono state ricevute delle non risposte. Affermazioni che evidenziano mancanza di programmazione: assenza di dati, cifre e tempi certi.
E’ inaccettabile, per quanto riguarda il centro “Bongiorno” (molto frequentato anche da non residenti) che dopo due anni di chiusura l’Amministrazione abbia raggiunto il “grande risultato”, così affermano dalla maggioranza, di aver riottenuto le chiavi della struttura. Tra l’altro arrivando a pagare per giungere alla transazione e riavere indietro la struttura dall’ ex gestore.
La bocciofila e l’annesso bar sono chiusi, privando i cittadini di luoghi ricreativi e di svago non indifferenti, e, fatto grave, non è ancora stato pubblicato un bando per la nuova assegnazione. Il Tresartes fa “letteralmente acqua” (la banca è stata chiusa una settimana circa per infiltrazioni).

Le risposte vaghe e superficiali denotano due fattori: o l’Amministrazione veramente dopo due anni non sa ancora come riaprire le strutture; oppure, più probabilmente, non c’è accordo nella maggioranza ed esistono più anime con idee contrapposte che non trovano una conciliazione. A fronte di scelte complesse mancano idee chiare, non è ancora stato delineato il percorso da seguire.
Qualunque sia il problema un fatto è certo: i cittadini stanno pagando le conseguenze, sia dal punto di vista sociale, non avendo le strutture a disposizione, sia dal punto di vista economico, perché è certo che ogni giorno che passa si dovranno aumentare i fondi per poter rimetterle in moto.
Non ci fermiamo qui. Continueremo la nostra battaglia per raggiungere l’obbiettivo di veder utilizzati questi spazi di svago e ricreazione e ci muoveremo perché l’Amministrazione si impegni seriamente perché ciò avvenga nel più breve tempo possibile.

 

Sotto il Centro Sportivo Bongiorno chiuso da oltre 2 anni

 

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