MAGENTA – Conosciamo da tempo Massimo Mattia (nella foto sotto). Ha avuto modo di collaborare anche con la nostra testata giornalistica. Lo stimiamo per la tenacia, la capacità di remare controcorrente nel mare della vita, oltre che per l’impegno attivo nel contesto sociale e politico della nostra città.
La testimonianza che ha riportato stamani attraverso il suo profilo facebook e alla quale diamo spazio volentieri, ci dà motivo di riflessione, sui disagi ai quali sono costretti – ma questa non è una novità purtroppo – i pendolari. Ma più ancora su come davanti a certe situazioni, che per la loro stessa natura non dovrebbero essere considerate ‘normali”, oggigiorno quasi si allarga le braccia in segno di resa. Perchè ormai questa è la routine…
Noi stiamo dalla parte di Massimo, perché giusto continuare a indignarsi e a denunciare. Perchè quello che è capitato a lui, poteva accadere ad una persona anziana, ad una donna incinta o semplicemente ad una mamma con un passeggino…. Eccovi riportata integralmente la sua testimonianza rispetto al brutto episodio capitatogli questa mattina.
F.V.
“Dunque la storia è questa: oggi arrivo al binario 1 di Rho Fiera alle 11.00 con il passante S6 per Novara in arrivo in orario alle 11 e 02. Arrivano le 11.02 e il treno annuncia un ritardo di 5 minuti (quindi sarebbe dovuto arrivare alle 07) e cambia al binario 3. Il treno arriva alle 11.04 e riparte. Non faccio in tempo a cambiare binario perché il treno parte in anticipo rispetto a quanto annunciato. Questo di per sè è già grave, ma se lo sommiamo alla mia disabilità motoria che mi impedisce di correre e scapicollarmi per prendere un treno diventa inaccettabile.
Chi di dovere dovrebbe fare qualcosa per impedire certe umiliazioni. Se con i vostri ruoli potete diffondere questa testimonianza e magari far arrivare a chi di dovere questa segnalazione (visto che in Rho fiera non esiste un servizio clienti di Trenord e nemmeno la Polizia, gli uffici sono chiusi) la situazione è insostenibile da anni”.