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Violenze di Capodanno a Milano: il PM chiede 4 e 6 anni per imputati con rito abbreviato

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MILANO – Sei anni di reclusione per Mahmoud Ibrahim e quattro anni per Abdel Fatah, i due ragazzi rispettivamente di 18 e 19 anni, che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato nel processo per le violenze sessuali di gruppo e le rapine avvenute la notte di Capodanno 2022 in piazza Duomo, a Milano.

Tanto ha chiesto per loro la pm Alessia Menegazzo nell’udienza davanti alla gup Marta Pollicino, con una requisitoria durata oltre due ore e mezza. A Ibrahim, che si trova al momento agli arresti domiciliari, vengono contestati due episodi di violenza – quello avvenuto davanti al McDonald’s e quello all’altezza di Galleria Vittorio Emanuele II – e una rapina; mentre Fatah, ancora detenuto nel carcere di Trento, è imputato per i soli fatti di piazza Duomo.

I due giovani, incensurati, avendo scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, hanno diritto allo sconto di un terzo della pena: da qui la richiesta della pm di 6 e 4 anni di reclusione. Dopo una breve sospensione, l’udienza riprende oggi con l’arringa della difesa, che su proposta della gup è stata anticipata rispetto alle conclusioni delle parti civili (costituite in questo processo sono le due ragazze che hanno subito violenze davanti al McDonald’s di piazza Duomo e il Comune di Milano), slittate alla prossima udienza, il 4 maggio.

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