È quanto emerge dal report diffuso dal dipartimento di pubblica sicurezza ‘Donne vittime di violenza’, diffuso alla vigilia dell’8 marzo.
Sono state 2.563 violazione ai provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nel 2023, in aumento rispetto ai 18.36 del 2020; deformazione della persona mediante lesioni permanenti al viso in calo: 93 nel 2023 a fronte dei 104 del 2022, ma quasi il doppio rispetto ai 56 del 2020; 1378 in aumento rispetto ai 1.232 del 2022 per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (erano stati 973 nel 2020, 1.395 nel 2021); 28 i casi di costrizione o induzione al matrimonio a fronte dei 14 del 2022, in aumento nel quadriennio preso in considerazione.
Sono soprattutto le donne a essere bersaglio di tali reati con una incidenza percentuale tra il 57 e il 96%, tranne che per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, i cui valori oscillano dal 26% del 2022 al 17% dell’anno successivo.