MILANO “Abbiamo nominato il soprintendente” all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Milano, che si chiama Emanuela Carpani, la quale, sullo stadio San Siro “valuterà le carte” e poi deciderà se porre il vincolo. “Se non vorrà fare il vincolo vorrà dire che darà torto a me.
Ma dare torto a me….”. Così, Vittorio Sgarbi, sottosegretario al ministero della Cultura, risponde interpellato sulla querelle dello stadio Meazza, a margine dell’evento ‘La ripartenza’ di Nicola Porro. “Né il ministro né io dobbiamo fare vincoli o deleghe. Questa è un’idea sbagliata di Sala che pensava a delle deleghe”, precisa Sgarbi. La nuova sovrintendente è “una signora, l’architetta Carpani”, dice Sgarbi. Quindi, “lei valuterà le carte, che per me sono abbastanza chiare perché il comitato del ministero ha detto che il vincolo da fare, è un vincolo storico”. Ma, precisa il critico d’arte, “il responsabile di un’azione giudiziaria contro i malviventi non è il ministro, è il prefetto. Quindi il prefetto dei beni culturali si chiama soprintendente”. Così “tutto quello che è stato detto di me, di Salvini, di La Russa, di posizioni diverse, hanno un arbitro che è la polizia del ministero che si chiama soprintendenza” conclude.
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Dall'archivio:
Vincolo (o no) su San Siro, Sgarbi: nominato il Soprintendente che deciderà
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