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Vincenziana, tuonano ancora Cecchetti e Bonfiglio: ‘No a finti profughi’

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Nota congiunta del consigliere regionale del Carroccio e del segretario magentino

MAGENTA – “Alle centinaia di migliaia di cittadini italiani che si trovano in totale stato di povertà non viene garantito neanche un decimo del trattamento che lo stato riserva oggi ai richiedenti asilo. Questa è la vergogna più grande che emerge dalla visita di oggi al centro La Vincenziana di Magenta. Tra i servizi offerti ai presunti profughi, oltre a tessera telefonica, vestiario, vitto e alloggio, c’è infatti anche l’assistenza legale e l’iscrizione al servizio sanitario nazionale. Il tutto
pagato con le tasse dei cittadini”.


È quanto ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) a seguito della visita di venerdì scorso con altri consiglieri del Pirellone all’interno del centro La Vincenziana di Magenta che ospita un centinaio di richiedenti asilo.
“Ci abbiamo messo 10 mesi – ha spiegato Cecchetti – ad ottenere dalla prefettura il permesso per visitare la Vincenziana e ciò la dice lunga sulla trasparenza degli organi centrali in merito al sistema di accoglienza. Sul funzionamento del centro non ho nulla da dire, benché la visita fosse
prevista da 10 giorni. Sui costi invece non ci siamo: per mantenere il centro di Magenta si spendono infatti 3.500 euro al giorno per un totale di quasi 1 milione e 300 mila euro l’anno di soldi pubblici. E’ scandaloso inoltre – ha continuato Cecchetti – che ci sia gente all’interno del centro che in
quasi 3 che non abbia ancora terminato l’iter per il riconoscimento dello status di rifugiato. I tempi vanno velocizzati, si devono avere risposte sulle domande dopo pochi mesi e non dopo anni. Infine manca un serio controllo dei richiedenti asilo che di fatto sono liberi di stare fuori dal
centro anche di notte. Tutto ciò – ha concluso Cecchetti – certifica solo una cosa: il sistema di accoglienza messo in piedi dai governi centrali negli ultimi anni è un fallimento totale e va cambiato immediatamente perché tra poco non reggerà più. I barconi non devono partire, gli irregolari vanno
rimpatriati e i soldi risparmiati vanno usati per aiutare la nostra gente in difficoltà.”
“Prendiamo atto – ha aggiunto Stefania Bonfiglio, segretario della Lega Nord di Magenta – che in 3 anni lo stato centrale ha speso quasi 3 milioni e mezzo di euro per mantenere persone che nella grande maggioranza dei casi sono risultate clandestine. Tutto ciò mentre a Magenta ci sono tante
famiglie in difficoltà economica e almeno un migliaio di cittadini che vivono sotto la soglia di povertà. Noi continueremo a batterci per fare in modo che quei soldi vengano destinati ai magentini e non a finti profughi o presunti tali.”

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