MAGENTA – Ancora nessuna novità rispetto alla data dell’incontro tra il sindaco di Magenta Chiara Calati e il suo vice Simone Gelli con il prefetto di Milano dott.ssa Lucia Lamorgese per affrontare la questione migranti e, più nello specifico, la gestione della Casa Vincenziana. “Siamo fiduciosi di avere una convocazione entro le prossime settimane, massimo fine mese – dice Gelli – diversamente solleciteremo di nuovo perché per noi è un passaggio essenziale”. Per ora il profilo della Giunta Calati è piuttosto basso e teso alla collaborazione istituzionale. E’ fuori di dubbio, però, che vi siano alcuni nodi da affrontare al più presto. “La Casa Vincenziana – dice l’assessore alla Sicurezza – non può diventare una sorta di pozzo senza fondo. Da qui ormai è transitato un numero assai elevato di richiedenti asilo. Vorremmo sapere fino a quando, sarà ancora così e se dovrà esserlo. Dovremmo abituarci per sempre a questa situazione?”. Gli interrogativi sono sempre i medesimi, così come il fatto di capire se Magenta dovrà anche in futuro attestarsi su un numero fisso di migranti attorno alle 130 unità. In questa fase l’Amministrazione Calati, pur ribadendo la sua contrarierà all’arrivo di nuovi richiedenti asilo a Magenta, vuole capire come regolarsi rispetto alla gestione di chi si trova qui. Risposte che solo il prefetto potrà dare. Si spera a breve.
Dall'archivio:
Vincenziana e migranti, Gelli: “Aspettiamo di essere chiamati dal Prefetto…”
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