VIGEVANO PV – E’ ancora avvolto nel mistero il ritrovamento di un cadavere avvenuto questo pomeriggio intorno alle 14 nei pressi della lanca Ayala. E’ stato un giovane pescatore di passaggio ad allertare l’intervento dei vigili del fuoco.
Sul posto sono giunti anche i carabinieri di Vigevano coordinati dal tenente colonnello Emanuele Barbieri e una squadra di vigili del fuoco da Pavia per il recupero del corpo, che sarebbe stato individuato dal ragazzo in avanzato stato di decomposizione incastrato tra i rami nei pressi di una diga, riemersi presumibilmente per l’abbassamento del livello delle acque.
Le indagini dei carabinieri dovranno fare luce sull’identità del cadavere, tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti è che possa trattarsi di Antonio Carini, l’uomo di 48 anni inghiottito dalle acque del Ticino lo scorso 27 ottobre, dopo il ribaltamento dell’imbarcazione sulla quale si trovava in compagnia di un amico, che nella circostanza si era salvato raggiungendo la riva opposta del fiume.
Il pubblico ministero con ogni probabilità disporrà l’esame autoptico e del Dna che verrà effettuato nelle prossime settimane all’istituto di medicina legale di Pavia, soprattutto nel caso gli inquirenti non riescano già nelle prossime ore a risalire all’identità dell’uomo. articolo tratto dal sito partner www.vigevano24.it