Via al processo all’uomo che uccise il suocero e ferì la moglie

I fatti accaduti a Varese

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Si è aperto ieri il processo davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Varese per l’omicidio di Fabio Limido e il tentato omicidio della figlia Lavinia Limido, avvenuti il 6 maggio 2024 in via Menotti a Varese. Imputato, davanti alla Corte presieduta dal giudice Andrea Crema (Stefania Brusa a latere), è Marco Manfrinati, 42 anni, ex avvocato, ex genero di Limido ed ex marito di Lavinia.

Aperto il dibattimento, sono iniziate le schermaglie su elenco testi e prove. L’avvocato Fabrizio Busignani, difensore di Manfrinati, ha annunciato l’intenzione di chiedere una perizia psichiatrica sul proprio assistito così come già fatto in sede di udienza preliminare. Per questo ha chiesto che venga ascoltato il consulente di parte che aveva prodotto una relazione sulle condizioni dell’imputato già prodotta davanti al Gup. “In questo modo – ha spiegato Buisgnani – la Corte avrà degli elementi sulla base dei quali decidere. Il Giudice per l’udienza preliminare infatti, nel rigettare la richiesta di perizia, ha detto ‘non ora’. Torneremo dunque ad avanzare la stessa richiesta”.

La richiesta di perizia, che vedrà contro la pm Maria Giulia Contini e l’avvocato di parte civile Fabio Ambrosetti, sarà ufficializzata il prossimo 6 giugno, data in cui il processo è stato aggiornato.

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