Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso forte sdegno e incredulità in merito alla vicenda dell’aggressione subita da una diciannovenne a Varese, in particolare per la successiva scarcerazione dell’aggressore.
Fontana ha commentato l’episodio sui social media, partendo dalla necessità di unire le forze contro la violenza: “Mai come in queste situazioni è fondamentale unire le forze e far prevalere la solidarietà”. Il Presidente ha elogiato l’intervento di un giovane che, assistendo all’aggressione della diciannovenne da parte di un uomo a Varese, ha prontamente allertato le forze dell’ordine, permettendo alla Polizia di individuare e arrestare il colpevole.
A fronte di questi episodi, Fontana ha rinnovato un appello cruciale alle vittime: “Rinnovo l’appello alle vittime di denunciare prontamente ogni avvisaglia di comportamenti anomali, rivolgendosi anche ai Centri antiviolenza della Regione Lombardia presenti su tutto il nostro territorio”.
Il passaggio più critico del suo intervento riguarda però la gestione giudiziaria della vicenda. Il Presidente ha infatti espresso profonda irritazione per il rilascio dell’uomo: “Un’ultima considerazione – conclude il presidente – che non vuole essere polemica, ma realistica: è assurdo che l’aggressore, come si apprende dai media, sia già stato rimesso in libertà”. Una dichiarazione che solleva interrogativi sulla tempestività e l’efficacia delle misure cautelari di fronte a reati di questo tipo.
