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Vanzaghello piange Pierangelo Magnaghi

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VANZAGHELLO – Dall’oratorio feriale alla festa patronale, passando per la sagra della luganiga e mille altri impegni. Non vi era ambito della vita sociale cittadina dove Pierangelo Magnaghi, per tutti il Pier, non portasse la sua impronta di impegno concreto all’insegna dell’umiltà e della gioia di stare insieme con gli altri uniti a una passione granitica. Per questo la sua scomparsa avvenuta improvvisamente ha lasciato a Vanzaghello un enorme vuoto ben evidenziato dall’omaggio che il bollettino parrocchiale “Il mantice” ha inteso rendergli con parole toccanti:
“Ci mancherai Pier-  si legge- ci mancherai alla festa patronale quando si andava a recuperare il materiale per il banco di beneficenza, la lotteria, i fiori, contattare e contrattare con il catering e tutto quanto era necessario per la festa. Ci mancherai alla sagra della luganiga quando al mattino alle sette con gli altri collaboratori eravate già pronti a posizionare tavoli e sedie come se di lì a poco dovessero già arrivare per il pranzo. Ci mancherai all’oratorio feriale seduto dietro al tavolo a  ritirare i buoni pasto rigorosamente fascettati a 25 e il pomeriggio al bar a servire”.
Piccoli grandi gesti che qualificano una persona profondamente legata alla sua comunità e alla volontà di renderla partecipe, in primo luogo con la sua testimonianza personale d’azione e di cuore, ai momenti topici della sua vita collettiva. “Mancherai a tutti – prosegue la lettera di ricordo – ma soprattutto ci mancherai perché insostituibile, sicuramente come collaboratore, ma soprattutto come persona. Una persona legata profondamente al servizio della parrocchia, agli oratori e alla nostra comunità e ai nostri ragazzi, quanti ne hai visti passare, e quanti ne hai serviti. aiutati, senza mai avere nulla in cambio, senza pretendere alcun merito: ogni momento ci ricorderà di te”. Un ricordo pronto a farsi presenza, sia pure sotto una diversa forma. E una presenza pronta a farsi esempio da imitare.
Cristiano Comelli

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