Ancor prima “della dichiarazione della emergenza di sanita’ pubblica di interesse internazionale da parte dell’Oms, Regione Lombardia, tramite una circolare inviata il 7 agosto, a tutte le ATS, ASST e IRCCS ha disposto il potenziamento del sistema di sorveglianza, al fine di rilevare tempestivamente l’eventuale presenza di casi sul territorio di Mpox (‘vaiolo delle scimmie’)”. Lo rende noto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso dopo l’allarme lanciato da Oms e Ecdc (European centre for disease prevention and control) sull’emergenza sanitaria di Mpox, in corso nella Repubblica Democratica del Congo (DCR) e in altri paesi dell’Africa centrale.
“Il nostro sistema di sorveglianza e’ attivo ed efficace – continua Bertolaso – la nostra attenzione e’ massima, soprattutto dopo che la Svezia ha segnalato il primo caso, e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha affermato la probabilita’ che in Europa si riscontrino casi di Mpox importati causati dal virus ‘tipo I’ attualmente circolante in Africa. La possibilita’ di diffusione in Europa comunque appare molto bassa, a condizione che – sottolinea l’assessore-, ed e’ quello che in Lombardia gia’ stiamo facendo, i casi importati vengano diagnosticati rapidamente e vengano attuate attente misure di controllo”.
Nella Circolare inviata ad ATS, Asst e IRCCS si invitano i professionisti coinvolti nelle attivita’ di sorveglianza e controllo a svolgere specifici compiti: i medici (MMG od ospedalieri) segnalano ogni caso sospetto tramite SMI (Sistema Sorveglianza Malattie Infettive); i Centri IST nelle ASST (Centri per la prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse in Lombardia che fanno parte delle UO di Malattie infettive) hanno ricevuto l’incarico di prendere contatti con le associazioni di riferimento per sensibilizzare gli utenti a farsi visitare in caso di sintomi (e’ opportuno ricordare che in questi centri l’accesso e’ libero e NON e’ necessaria la ricetta medica); in caso di positivita’ i servizi di malattie infettive prendono in carico il paziente; i laboratori dell’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia e dell’ASST Fatebenefratelli Sacco sono il riferimento per le analisi dei campioni e per la validazione dei casi; le ATS, tramite i servizi di sorveglianza delle malattie infettive, conducono le indagini epidemiologiche.