Uniti per Santo Stefano Ticino contro il progetto fotovoltaico: “Gravissime le mancanze della giunta Tunesi”

Il consiglio comunale è stato chiamato a discuterne lo scorso 3 giugno

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del gruppo Uniti per Santo Stefano in merito all’impianto fotovoltaico tra i comuni di Santo Stefano, Marcallo e Ossona:

La pratica di assoggettabilità a VIA (valutazione di impatto ambientale) è al Ministero dell’Ambiente dal 17 febbraio 2025, il Comune ne è stato informato il 2 maggio con comunicazione ministeriale via pec. 1.400.000 mq di aree agricole coinvolte, oltre la metà a Santo Stefano, 68 MW di produzione, chilometri di recinzioni e di cavi, centinaia di pali e torri faro, batterie di accumulo e manufatti vari in aperta campagna per oltre 3.000 mc, movimentazione di terre da scavo e macerie per un volume pari a quello di oltre 100 appartamenti e il Consiglio Comunale è stato chiamato finalmente a discuterne solo il 3 giugno. L’Amministrazione comunale sostiene di non averne saputo nulla prima del 2 maggio e non ha fornito alcuna spiegazione plausibile degli oltre 20 giorni di silenzio dalla comunicazione ministeriale, resa pubblica sui social solo il 24 maggio, senza alcuna presa di posizione. Semplicemente una comunicazione burocratica. Il 4 giugno sono scaduti i termini per la presentazione di osservazioni al progetto da parte del pubblico. L’operato del Sindaco di Santo Stefano Ticino ha ridotto da trenta a dieci i giorni per approfondire e partecipare.

Molti cittadini sono andati ad assistere al Consiglio comunale e i nostri Consiglieri hanno chiesto di aprire la seduta ai loro interventi, ascoltare le loro preoccupazioni e le loro domande, cogliere spunti per formulare ulteriori osservazioni. Ma niente! Il Sindaco è stato irremovibile, ha rifiutato ogni apertura, prevaricando anche la possibilità del Consiglio stesso di esprimersi su questa modalità di svolgimento della seduta: noi ci abbiamo provato ma nessuno dei Consiglieri di maggioranza ha mosso un muscolo della faccia, solo sguardi bassi. I Tecnici hanno prodotto un’articolata relazione con osservazioni contrarie al progetto. L’abbiamo pienamente condivisa e votata. In questa battaglia ci siamo e ci saremo fino in fondo, nelle Istituzioni in cui siamo rappresentati e in ogni sede sociale e politica, ma la gestione della vicenda e quello che abbiamo ascoltato in Consiglio comunale non ci hanno convinto. Il capogruppo di maggioranza, nella sua dichiarazione di voto, ha dato la colpa all’Europa e al governo Draghi (di cui faceva parte anche il suo partito, come quasi tutti gli altri). Ma l’Europa ha fissato un obiettivo sulle energie rinnovabili, che condividiamo. Non ha stabilito di produrle in queste aree che, abbiamo ribadito, anche la Città Metropolitana di Milano ha classificato come “agricole di interesse strategico”, i Comuni hanno inserito nel Parco del Gelso, il GSE e il Decreto Agricoltura hanno definito come “non idonee” per il fotovoltaico a terra.

I Consiglieri di Uniti per Santo Stefano Ticino hanno ribadito che la Giunta Tunesi:
1) si è arrogata il diritto di non concedere all’opposizione ed ai cittadini la possibilità ed il tempo per fare i dovuti approfondimenti nella presentazione delle osservazioni tardando per oltre 20 giorni le comunicazioni alla cittadinanza;
2) poteva fare la comunicazione e, successivamente approfondire, concedendo a tutti lo stesso tempo per gli approfondimenti, come previsto dal Testo Unico Ambiente (D. Lgs. 152/2006);
3) prima che uscisse pubblicamente lo sterile comunicato del 24 maggio, non aveva mandato alcuna
comunicazione all’opposizione. Nei 9 giorni a disposizione Uniti per SST ha cercato di fare il possibile: informarci, informare ed approfondire.

I Consiglieri di Uniti hanno chiesto alla Giunta Tunesi:
1) come mai, nonostante una precisa disposizione ministeriale e normativa in materia facilmente
consultabile (https://va.mite.gov.it/it-it/ps/comunicazione/indicazionioperativevia#2-Verifica-
preliminare-amministrativa) in forza della quale il Comune deve “dare informazione dell’avvenuta
pubblicazione della documentazione sul Portale delle Valutazioni Ambientali nel proprio albo
pretorio informatico”, all’albo di Santo Stefano Ticino non sia mai apparso nulla;
2) come mai, nonostante contatti precedenti, riferiti dal Sindaco solo al Consiglio del 3 giugno 2025, con la proprietà delle aree che ne ha richiesto i Certificati di destinazione Urbanistica nel luglio 2024, a nessuno sia venuto il dubbio o il sospetto di ciò che stava per abbattersi sul nostro territorio. Ma non hanno ricevuto alcuna risposta.
Nel poco tempo a disposizione, noi di Uniti per Santo Stefano Ticino ci siamo attivati per informarci e informare i cittadini, abbiamo presentato le nostre osservazioni al progetto, supportato chiunque volesse presentarne e continueremo a vigilare e a lavorare perché l’attenzione resti alta a difesa del nostro territorio.

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