Sontuosa. Una serata sontuosa. Né più, né meno. Una tappa determinante, essenziale, nel futuro dell’Ac Magenta. Che a dispetto della retrocessione dalla serie D sembra puntare forte, anzi fortissimo, sul futuro. Anzi.. sul Futuro.
La splendida cornice di Villa Gaia Gandini a Robecco sul Naviglio ha ospitato venerdì scorso una serata di gala memorabile, un evento che ha celebrato non solo la passione per il calcio, ma anche una visione ambiziosa e lungimirante per il futuro dell’AC Magenta. Quasi cento illustri ospiti si sono riuniti per onorare la famiglia Cerri, anima e motore di questo sodalizio sportivo, e per assistere alla presentazione di progetti entusiasmanti che promettono di rivoluzionare il panorama sportivo magentino.
La serata, condotta con maestria dal celebre giornalista, volto televisivo e anchor man Roberto Rasia del Polo, ha visto la partecipazione di figure di spicco come il mister Maurizio Ganz, simbolo di un calcio di alto livello; al suo fianco la sempre brava Beatrice Calcaterra, che da temnpo segue la comunicazione social del team.
Al centro dell’attenzione, la presentazione della “Cittadella dello Sport”, un’iniziativa ambiziosa che la famiglia Cerri intende realizzare all’interno dello stadio Plodari. Un progetto che va ben oltre il semplice campo da gioco, prevedendo la riqualificazione del campo in erba con un nuovo manto sintetico, e la creazione di spazi dedicati a mostre ed eventi culturali, trasformando lo stadio in un vero e proprio polo multifunzionale per la comunità.
Molte le autorità presenti, dall’onorevole Umberto Maerna all’immancabile sindaco Luca Del Gobbo, molti amministratori locali, imprenditori e personaggi di spicco del mondo economico ed imprenditoriale di Magenta, da Aldo Mainini ad Andrea Rochitelli.
Gianni Cerri, punto di riferimento della società, ha ribadito l’impegno e la dedizione della sua famiglia. Un ruolo sempre più centrale sarà ricoperto dai figli Marco e Isabella Cerri, la cui presenza garantisce continuità e nuova linfa alla gestione societaria.
Marco Cerri, visibilmente emozionato, ha espresso la sua profonda gratitudine: “Grazie a tutti i componenti della mia famiglia, a Isabella e a tutto lo staff di Demac, alla DreamsTeam, Tecnocart e Social Bait. Che il Magenta possa andare sempre avanti.” Parole che riflettono lo spirito di squadra e la sinergia tra le diverse realtà che supportano il club. Ed è stata proprio Isabella a tratteggiare, con parole evidentemente rivelatrici della chiara volontà societaria e familiare di puntare ad un futuro radioso, a ilustrare i progetti attorno al campo di calcio del Plodari (quello principale diverrà sintetico) e alle molte infrastrutture ed innovazioni prospettate: sarà sempre meno un semplice stadio, sempre più uno spazio sportivo, multifunzionale e aggregativo, per sportivi, giovani e famiglie, come ormai largamente in uso nei modelli più avanzati, dagli Stati Uniti all’Europa.
Lo Sport: Pilastro Educativo e Sociale della Cittadella Magenta
L’ambizioso progetto della “Cittadella dello Sport” si radica profondamente nella consapevolezza che lo sport è un componente essenziale per lo sviluppo psicofisico dell’essere umano. Come ha sottolineato l’antropologo Marcel Mauss, la pratica sportiva è un “fatto sociale”, un complesso di attività che spazia dall’ambito puramente agonistico a quello politico, riflettendo la nostra società e trasmettendo modelli di vita e comportamenti.
L’AC Magenta, con questa visione, intende elevare il proprio ruolo al di là del semplice club calcistico. La “Cittadella dello Sport” sarà un vero e proprio momento di formazione, sia motoria che psicologico-emozionale, contribuendo attivamente alla formazione della personalità dei giovani atleti. Non si tratta solo di vincere, ma di crescere bene: l’attività sportiva sarà un momento di gioco e divertimento, senza costrizioni o eccesso di aspettative, dove si impara che nella vita si può anche perdere, pur essendosi impegnati al massimo.
In questo contesto, la disciplina assume un valore fondamentale. Ogni ragazzo, per affrontare al meglio allenamenti e competizioni, è chiamato a condurre una vita equilibrata e regolare, fatta di sane abitudini e riposo. Questo fattore aiuta i giovani a strutturare il proprio tempo, a controllare il proprio carattere e a rispettare gli impegni. Approcciarsi allo sport in modo corretto produce benessere su più fronti: salute, crescita cognitiva, inclusione e rispetto per le diverse culture. L’AC Magenta mira a essere un modello in questo senso, integrando lo sport nel tessuto economico e sociale della comunità, rendendolo parte integrante dello stile di vita di tutti.
La serata è stata anche l’occasione per fare il punto sui preparativi per la prossima stagione. L’AC Magenta, infatti, è già al lavoro per un’annata che si preannuncia ricca di soddisfazioni. La Famiglia Cerri, con il prezioso supporto dei propri collaboratori, sta definendo la nuova Prima Squadra che prenderà parte al prossimo Campionato di Eccellenza, così come lo staff tecnico che guiderà il gruppo con competenza e passione.
Ma l’impegno dell’AC Magenta non si ferma alla Prima Squadra. Il progetto abbraccia a 360 gradi lo sviluppo del settore giovanile in vista della stagione 2025/2026, con l’obiettivo primario di offrire ai giovani atleti le migliori guide, sia dentro che fuori dal campo. Parallelamente, è in corso un importante percorso di rebranding e potenziamento delle strutture, un segno tangibile della volontà di continuare a crescere e offrire sempre di più alla comunità sportiva di Magenta.
SPLENDIDA CENA E ALLENATORE DECISO
A impreziosire la meravigliosa serata un servizio catering ed una cena per i quasi 100 ospiti di altissimo livello. Il Naviglio Grande, la luna riflessa nelle acque, la temperatura magnifica (e uno straordinario Pinot dell’Abbazia di Novacella), le pietanze ricercate e deliziosamente gourmet hanno suggellato la totale riuscita dell’evento.
Mister Maurizio Ganz, segno del vento nuovo assieme agli ex professionisti Angelo Consolazio (Direttore sportivo) e Fabio Calcaterra (a capo del settore giovanile), non ha soltanto un indiscusso blasone agonistico che tutti conoscono. E’ parso deciso, determinato, convinto. Ha ‘sciorinato’ la garra: quella parola che rimanda a una profonda determinazione, grinta e spirito combattivo, in particolare quando si affrontano situazioni difficili o sfide impegnative. Originariamente associata alla scuola calcistica uruguaiana, la “garra charrúa”, è diventata un termine più ampio per indicare un atteggiamento di tenacia e coraggio, spesso visto come un fattore chiave per superare le avversità e raggiungere la vittoria.
Ecco, nel calcio e nello sport c’è chi ce l’ha e chi ne è sprovvisto: Maurizio Ganz ce l’ha.
Come recita lo slogan, “Il futuro è iniziato. Insieme, più forti!”, la serata di gala di Villa Gaia Gandini è stata la prova tangibile di un impegno profondo e di una visione chiara che promette di portare l’AC Magenta verso nuovi, entusiasmanti traguardi.
E ora occhi puntati a definizione dei calendari, ritrovo e via alla stagione 2025-2026.