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Dall'archivio:

Umberto Maerna assolto: le sue prime dichiarazioni ufficiali

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MAGENTA – Assolto per non aver commesso il fatto. Con questa formula, venerdì 12 ottobre la Corte d’Appello del Tribunale di Milano ha scagionato da tutte le accuse il magentino Umberto Maerna, dirigente nazionale di FDI e all’epoca dei fatti contestati Vicepresidente della Provincia di Milano.

Maerna era accusato di concorso in truffa e falso ideologico, accuse cadute dopo la condanna in primo grado a 14 mesi, che aveva sorpreso la difesa dell’imputato; nel corso del dibattimento, infatti, persino alcuni teste dell’accusa lo avevano di fatto scagionato.

Giustizia è fatta, anche se solo dopo 4 anni, dal momento che nessuno aveva mai creduto che un politico di specchiata onestà come Umberto Maerna, dopo anni di militanza nel Movimento Sociale Italiano, avesse commesso irregolarità o percepito anche solo 1 euro indebitamente.

“Un anno fa, dopo la sentenza di primo grado, usai le seguenti parole: ho sempre servito le istituzioni con impegno, ispirandomi unicamente ai valori di onestà e trasparenza. Attendo che vengano depositate le motivazioni della sentenza per ricorrere in appello, serenamente fiducioso che, nel giudizio di secondo grado, verrà ristabilita la verità dei fatti e affermata la mia piena innocenza. Mi fa molto piacere che quelle parole, ora, abbiano trovato riscontro nella verità processuale. Ringrazio sentitamente il mio avvocato, Maria Antonietta Marino, dello studio La Russa, che ha sempre combattuto tenacemente per far emergere la mia onestà. Col senno di poi, penso che la mole di documenti da noi presentata sarebbe bastata ad evitare 4 anni di gogna mediatico giudiziaria e manettara. Come sempre accade, infatti, in Italia la presunzione d’innocenza per ‘certi’ politici non esiste, e la stampa si getta a capofitto su questo genere di vicende infangando le persone e la propria storia. Spero che questo ennesimo caso insegni a qualcuno ad essere più prudente nel trattare vicende processuali. Vicende dove spesso la politica è colpevole ‘a prescindere’, fortunatamente solo secondo alcuni”, dichiara Umberto Maerna dopo la sentenza.

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