Ultras, 35 società per la gestione dei parcheggi

Giro d'affari da milioni

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Una girandola di 35 società di gestione parcheggi e autorimesse da centinaia di migliaia di euro fra San Siro e Brera, intestate a prestanome, e collegate fra di loro. Sono attive nella gestione dei posti auto di Carrefour (viale Brenta a Milano, Bergamo, Firenze Prato e Roma), negli stadi di Milano, Monza e Cremona o la gestione di personale di altre aziende.

Ecco la galassia dell’imprenditore milanese Gherardo Zaccagni, svelata dall’inchiesta di polizia di stato e guardia di finanza sulle curve di Milan e Inter che il 30 settembre ha portato all’arresto, nel giorno successivo al suo 53esimo compleanno. Personalmente risponde di possesso e fabbricazione di documenti falsi, accesso abusivo a sistema informatico e corruzione fra privati nei confronti del consigliere regionale Manfredi Palmeri che avrebbe agevolato, all’epoca nel ruolo di manager della M-I Stadio srl (la concessionaria del Meazza partecipata di Milan e Inter), le società di Zaccagni in cambio di 20mila euro e il quadro ‘Duomo, Milano’ dell’artista cinese Liu Bolin.

Ma per la Procura di Milano attorno alla figura di Zaccagni si giocavano “le pretese del tifo organizzato” sui “parcheggi intorno allo stadio San Siro”. Le stime del giro d’affari spartito fra ultras e imprenditori sono rese difficili dall’evasione fiscale fotografata nelle intercettazioni, in cui si parla di continuo di fare “black” e nero, ma dai bilanci delle 35 società di parking che i pm Paolo Storari e Sara Ombra ritengono “riconducibili alla famiglia Zaccagni” e analizzati da LaPresse è possibile avere un’idea dei numeri. Con la Kiss&Fly Management srl, società al centro dell’inchiesta che ha firmato i contratti con Milan e Inter e con Snaitech per l’ippodromo Snai San Siro e la pista della Maura (piazzale dello Sport, via del Centauro, via Lampugnano), nel 2023 ha fatto segnare un milione 215mila euro di ricavi, raddoppiati rispetto all’anno precedente. Con la Parcheggi Bicocca srl l’imprenditore dichiarava altri 688.817 euro di ricavi. Poco più di 104mila dalla Pagano Parking, 95mila con Fiere Verona Parking, 61mila con la Hi-Tech Park e 433mila con la Brera Parking dal nome del centrale e storico quartiere meneghino.

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