MAGENTA – Si sono vissute ore decisive e al contempo comprensibilmente concitate, ieri sera, a Palazzo Formenti rispetto alla decisione o meno di correre la StraMagenta edizione 2021, in programma per domenica 11 Aprile. Poi la freddezza dei numeri che parlano da soli, senza bisogno di commenti: altri 35 casi di Coronavirus accertati in città a martedì sera. E’ a quel punto che, seppur, a malincuore il Sindaco Chiara Calati insieme all’Assessore allo Sport Luca Aloi, che tanto si era speso per questa manifestazione, e a tutta la Giunta, hanno deciso di cancellare l’evento sportivo di rango nazionale.
Una decisione sofferta, si è detto, Luca Aloi, presa strettamente di concerto con gli organizzatori, Davide Daccò, in primis della New Run Team di Trecate, il quale ha dovuto prendere atto suo malgrado del contesto di emergenzialità sanitaria presente in città.
“E’ una situazione molto delicata – spiega Aloi – da un lato, voglio evidenziare come noi in questi giorni, al pari di tutto lo staff organizzativo, abbiamo lavorato come se la gara podistica, domenica si sarebbe dovuta svolgere. L’obiettivo, come ho sempre detto, era quello di dare un segnale di speranza, inviare un messaggio positivo anche per il mondo dello sport. E senz’altro correre una manifestazione sportiva di rilievo nazionale, come la StraMagenta, sarebbe stato un segnale importante in questa direzione”.
Aloi poi prima della dura conta dei contagi aveva fatto anche un altro ragionamento di buon senso: “E’ pur vero – rimarca Aloi – che con gli organizzatori quando abbiamo deciso di rinviare la gara di febbraio ad aprile, siamo stati molto chiari: se la Lombardia fosse stata ancora zona Rossa non avremmo corso, certo se poi fosse arrivata la colorazione ‘Arancione’ per la Lombardia da lunedì, allora, avremmo dovuto fare una riflessione, perché cancellare la gara sarebbe suonata come una beffa….”.
Poi però ecco arrivare la notizia dell’incremento dei contagi che ha chiuso ogni discorso. Una decisione – ricorda Aloi – presa sentendo anche la FIDAL e, soprattutto in considerazione del fatto che quello magentino è un circuito totalmente interno alla città, quindi, dove anche con tutte le cautele del caso il passaggio degli atleti piuttosto che l’assembramento di qualche curioso, ci sarebbe potuto pur essere.
Certo l’amarezza c’è, soprattutto per l’impegno messo in campo: tra volontari, Protezione Civile, ect. almeno 80 persone si erano già mobilitate a presidiare i varchi cittadini a cui si sarebbero aggiunte le Forze di Polizia e la Direzione Corse. Sicuramente un dispiacere per tutti gli appassionati del mondo dei runner e per i quasi 1.000 iscritti.
Anche se Aloi a questo punto non si arrende e spera che nei prossimi mesi si possa fare qualcosa. “Noi non ci arrendiamo – chiosa l’Assessore allo Sport – correre è un segnale di speranza, indubbiamente il nostro intento, è di organizzare un evento, appena la situazione epidemiologica ce lo consentirà”. Ma per adesso, purtroppo, ha vinto il Covid.
F.V.