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Tutte le volte che Gascoigne รจ morto- di Enrico Brizzi

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Gloria e tracollo di un fuoriclasse del calcio eternamente in cerca di una provvisoria, disperata felicitร 

Tutte le volte che Gascoigne รจ morto

 


Illustrazione diย Lorenzo Gritti


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Un bimbo paffuto della working class

Cโ€™era una volta, nel nord dellโ€™Inghilterra, un bambino paffuto dai capelli ricci che aveva paura di morire allโ€™improvviso; di tanto in tanto veniva colto da crisi di panico talmente devastanti che si ritrovava a correre urlando per le strade, terrorizzato come se lo inseguissero i diavoli. Aveva paura del buio, e la notte non riusciva a prendere sonno per il timore di sprofondare nel nulla.
Quel bambino era il secondo di quattro figli di unโ€™operaia e di un muratore, per la precisione un hod carrier, un trasportatore di mattoni, il grado piรน basso della piramide sociale interna ai cantieri; i sei vivevano in un monolocale allโ€™interno di un cadente edificio di proprietร  del council di Gateshead, la cittร  satellite di Newcastle, alla quale รจ collegata da sette ponti lanciati sulle acque scure del fiume Tyne. Il posto che chiamavano โ€œcasaโ€ era addirittura privo di bagno; i servizi erano in comune con le altre famiglie che occupavano il piano, e in comune si svolgeva lโ€™intera esistenza dei residenti: troppo ridotti gli spazi e troppo sottili le pareti per nascondere le botte dei mariti alle mogli, gli sproloqui degli ubriachi, le grida degli orgasmi e i pianti dei piccoli. Il giorno prima che quel bambino paffuto venisse al mondo, i Beatles erano sulle prime pagine di tutti i giornali sfoggiando baffoni da hippie e traslucide divise in satin da banda militare postmoderna per annunciare lโ€™uscita dellโ€™album Sgt. Pepperโ€™s Lonely Heart Club Band; per omaggiare i due leader del gruppo, al nuovo arrivato era stato messo come nome Paul John, una scelta che piรน tardi sarebbe apparsa come un primo terribile presagio della sindrome bipolare che lโ€™avrebbe afflitto per tutta la vita. Il nome di Lennon, in ogni caso, cadde da subito in disuso. Per tutti era semplicemente Paul. Paul Gascoigne.

 

La sua instabilitร  si accentuรฒ sul finire delle elementari a causa di un terribile incidente. Lโ€™amico Keith gli aveva affidato il fratellino Stephen mentre entrava a fare compere in un negozietto. Invece di sorvegliare il piccolo, perรฒ, Paul era entrato a sua volta con lโ€™idea di sgraffignare qualche dolciume, e il bimbo, disubbidendo allโ€™ordine di restare in attesa sul marciapiede, si era avventurato per la strada: un terribile stridore di freni e le urla dei passanti avevano richiamato allโ€™esterno Paul e lโ€™amico, che si erano ritrovati davanti al terribile spettacolo dโ€™un furgone di gelati col paraurti sporco di sangue a pochi passi dal corpo scomposto e senza vita del piccolo Stephen. Lโ€™angoscia che derivava dal senso di colpa non avrebbe piรน abbandonato Paul, e la partenza del padre per la Germania non fece che peggiorare la situazione della famiglia: i soldi che sarebbero dovuti arrivare con regolaritร  si vedevano di rado, e ora la madre era costretta a fare tre lavori diversi per mantenere i ragazzi, condannati di fatto a crescere per la strada.

Due sole cose facevano sentire meglio lโ€™adolescente Paul: mangiare barrette di cioccolato Mars e giocare a calcio. Entrambe gli riuscivano benissimo. A tredici anni, quando entrรฒ nella giovanili dei Magpies, le โ€œgazzeโ€ in maglia bianconera del Newcastle, era il piรน cicciotello della squadra, ma indubbiamente anche il piรน dotato: quel ragazzo iperattivo e turbolento, capace di inventare scherzi senza sosta come di violare una dopo lโ€™altra tutte le leggi dello spogliatoio, governava il centrocampo e ispirava le manovre offensive come nessun altro: sapeva carezzare il cuoio con la fatata naturalezza dei geni sudamericani, ne intuiva in anticipo le traiettorie e le parabole; reclamava lโ€™iniziativa con britannicissimi tackle, resisteva di spalle alle cariche avversarie, quindi accelerava il gioco ricamando artistici dribbling. Quando i compagni schierati in attacco non si facevano trovare pronti a ricevere cross, assist a mezza altezza o filtranti visionari, Paul andava a rete da solo.

 

โ€œUn George Best senza cervelloโ€

A uno cosรฌ si potevano perdonare le stravaganze e i chili di troppo. Parola del suo allenatore dellโ€™epoca, un mito del calcio britannico come Jack Charlton, che si era laureato campione del mondo lโ€™anno prima che uscisse Sgt. Pepper. Quando Paul regalรฒ alla squadra la FA Cup delle squadre primavera con una clamorosa marcatura da trenta iarde, il buon Charlton annunciรฒ senza mezzi termini al proprio vice, attonito al suo fianco: โ€œServiranno mille anni, per rivedere un gol cosรฌโ€.

 

 

Avevano avuto inizio da poco gli anni Ottanta, il periodo che un altro guru del calcio inglese, Harry Redknapp, avrebbe definito โ€œlโ€™ultima decade in cui nel calcio era possibile fallireโ€. Gazza, come i compagni del Newcastle ormai chiamavano Paul, ci sarebbe riuscito meglio di chiunque altro. Ma perchรฉ un fallimento si possa produrre in grande stile, serve prima unโ€™ascesa clamorosa, ad alta velocitร , allโ€™apparenza inarrestabile. Che dire di un calciatore ventenne premiato come miglior giovane della First division, che il proprio presidente definisce โ€œuguale a George Best, perรฒ senza cervelloโ€? Come inquadrare un talento purissimo e generoso che da subito si fa carico della famiglia โ€“ al padre arriverร  a regalare una casa e una Rolls Royce โ€“ ma intanto, fra un allenamento e un match, se ne va in giro a ubriacarsi e fare a botte in compagnia dellโ€™inseparabile e debordante amico Jimmy Gardner detto โ€œCinque panceโ€? Gazza fa impazzire da subito il pubblico, e scatena unโ€™asta fra i club maggiori per accaparrarselo: lo reclama sir Alex Ferguson per i Diavoli rossi di Manchester, ma lโ€™offerta del Tottenham รจ la piรน alta mai fatta per un calciatore inglese, cosรฌ Gazza e il fido โ€œCinque panceโ€ prendono la via di Londra. Sono gli anni del post Heysel, e il calcio inglese ambisce a uscire dallโ€™isolazionismo; in una First division ancora popolata quasi esclusivamente da giocatori delle home nations dalle chiome fluenti e i mustacchi incolti, cosรฌ come nella Nazionale inglese reduce da cocenti insuccessi, cโ€™รจ bisogno di nuove sensazioni, eroi dโ€™una nuova generazione, yobs con le tempie rasate e la sommitร  del capo ossigenata: a riempire quel vuoto enorme arriva Paul Gascoigne, talento anticonformista e giovanissimo. Gazza รจ il sorprendente aggiornamento di Jimmy il Mod, il protagonista di Quadrophenia, lโ€™equivalente calcistico di Shaun Ryder, lo sregolato cantante degli Happy Mondays, e lo specchio ideale delle ambizioni dโ€™ogni tifoso della working class che coltivi un penchant per lโ€™eleganza e lโ€™aggressivitร , per la nuova musica sintetica e per le pastiglie, anchโ€™esse sintetiche, che permettono ai weekend warriors di restare in pista fino allโ€™alba. Col suo arrivo a Londra, guadagna la massima ribalta mediatica e la maglia bianca della Nazionale; esplode la โ€œGazzamaniaโ€.

 

Il culmine prima della discesa

Ai Mondiali italiani del 1990 diventa un protagonista indimenticabile delle โ€œnotti magicheโ€: mostra sprazzi di classe assoluta, pose da circense e unโ€™ottima intesa col compagno di club, il letale centravanti Gary Lineker, nei tre match del girone iniziale, quindi scorta lโ€™Inghilterra nella vittoria agli ottavi contro il Belgio e in quella successiva contro il sorprendente Camerun, entrambe ottenute ai supplementari in un crescendo di pathos. La semifinale vede i Tre Leoni opposti ai rivali di sempre: contro la Germania, appena riunificata, si va ancora una volta allโ€™extra time. Tutto รจ ancora in bilico quando Gazza entra duro su Thomas Berthold e rimedia un giallo che comporta lโ€™esclusione dallโ€™eventuale finalissima: scoppia a piangere, e quelle lacrime dettate dalla stizza e dal senso di colpa lo fanno entrare nel cuore di tutti, ribaltando in mondovisione lโ€™immagine da impunito gradasso che fin lรฌ aveva dato di sรฉ. Di lรฌ a poco lโ€™Inghilterra perderร  ai rigori, e il pianto di Gazza diventa quello di tutti i tifosi inglesi, che non vedono una finale dai tempi di Jack Charlton e compagnia.

 

Di ritorno dai Mondiali, il nostro non si astiene neppure da un passaggio nelle charts: insieme ai quasi concittadini Lindisfarne, attempata band folk rock di Newcastle, reincide la hit vecchia di ventโ€™anni Fog on the Tyne, che conquista il secondo posto in classifica e gli vale un disco dโ€™oro. Nessuno puรฒ saperlo, ma a soli ventitrรฉ anni e con uno stuolo di manager e collaboratori ingaggiati di fresco, la sua parabola รจ ormai allโ€™apice.

 

Nella stagione successiva trascina a suon di gol il Tottenham verso le fasi decisive della FA Cup; un suo capolavoro balistico da 35 iarde e una doppietta di Lineker fanno fuori il detestato Arsenal in semifinale. Fra gli Spurs e il trofeo calcistico piรน antico del mondo resta solo il Nottingham Forest. Gli ottantamila di Wembley ignorano che Gazza non dorme da parecchie notti e si รจ imbottito di calmanti per sopportare la tensione, ma si rendono conto immediatamente che il ragazzo รจ a dir poco su di giri: alla prima occasione degli avversarsi, abbatte il portatore di palla piantandogli i tacchetti nello stomaco, una mossa assassina che sembra sfuggire solo allโ€™arbitro. รˆ appena scoccato il quarto dโ€™ora di gioco quando il Forest passa in vantaggio, e un minuto piรน tardi gli ottantamila di Wembley inorridiscono: Gazza, il talento piรน cristallino della nuova generazione, si lancia in un nuovo intervento azzardatissimo, questa volta una scivolata a gamba tesa col piede a martello allโ€™altezza del ginocchio dellโ€™avversario. Questi rotola a terra, miracolosamente illeso; Gazza invece si contorce, nuovamente in lacrime, con i legamenti del ginocchio destro lacerati. I telecronisti dicono, non del tutto a torto, che se lโ€™รจ cercata; la punizione, perรฒ, ha un sapore quasi biblico: quindici mesi, in termini calcistici unโ€™eternitร , senza giocare una partita, uno iato che comporta la fine dellโ€™ascesa e lโ€™inizio di una caduta interminabile.

 



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Stile inglese biancoceleste

Scommette sulla sua piena riabilitazione la Lazio di Cragnotti: Gazza arriva nel 1992, accolto come unโ€™icona vivente, e anche se non รจ ancora pronto a tornare in campo segna da subito una svolta nel costume. Gli Irriducibili, padroni della Curva Nord, si fanno pionieri di quello โ€œstile ingleseโ€ a base di โ€œpezzeโ€ e โ€œbandiere a due asteโ€, abbigliamento casual e movimenti discreti in trasferta per aggirare i dispositivi di sicurezza che ben presto contagia le curve di mezza Italia. Quanto a lui, si guadagna lโ€™amore incondizionato dei propri tifosi grazie a un gol nel derby che permette alla Lazio di agguantare in extremis il pareggio; il ventaglio di smorfie e atteggiamenti paradossali, le scorribande romane con โ€œCinque panceโ€ e il resto della cricca dโ€™amici lo rendono ancor piรน popolare, ma il suo bilancio in quello che ancora potevamo chiamare a buon diritto โ€œil campionato piรน bello del mondoโ€ รจ tutto sommato modesto. A Roma Gazza segna quattro reti in ventidue match il primo anno, appena due nel torneo successivo, condito da parecchie assenze e terminato anzitempo per un nuovo, terribile incidente, questa volta occorso in allenamento contro il giovane Alessandro Nesta: tibia e perone in frantumi, altri dodici mesi lontano dal campo, e quando rientra il suo triennale รจ ormai agli sgoccioli. Ha lasciato un ricordo indelebile, ma in ultima analisi, non ha giocato che una quarantina di partite sulle centodue di campionato a disposizione, mancando del tutto le due campagne Uefa disputate in quel periodo dai biancocelesti, allenati da Dino Zoff e trainati dai guizzi del capocannoniere Beppe Signori, che lo ricorda come uno dei compagni piรน generosi di sempre: โ€œSe notavi che aveva un orologio nuovo e gli facevi i complimenti per lโ€™acquisto, era capace di sfilarselo per fartene donoโ€. Un altro compagno di spogliatoio con un ottimo senso del gol, peraltro destinato a un finale di carriera in Inghilterra, era Gigi Casiraghi, che di Gazza traccia un ritratto assai realistico: โ€œUn ragazzo simpatico e iperattivo, con una passione inesauribile per gli scherzi: una volta, durante una trasferta in pullman in cui sedeva alle spalle di mister Zoff, profittรฒ di una galleria per spogliarsi nudo in attesa che lโ€™allenatore tornasse a girarsi verso di lui. La veritร  รจ che aveva un problema molto serio col bere, unโ€™abitudine che in Gran Bretagna รจ una vera piaga sociale. Una volta sono andato a cena con la sua famiglia, e lui era quello che beveva meno di tuttiโ€. Lโ€™autorevole ex portiere friulano che guidava quella Lazio, dโ€™altro canto, non sapeva volergli male: โ€œMi faceva diventare matto, ma anche sganasciare dalle risate. Non sapeva nascondere i propri sentimenti perchรฉ aveva un temperamento dโ€™artista, e come tutti gli artisti alternava colpi geniali a lunghi momenti in cui si rivelava un completo disastroโ€.

 

 

Risulta quasi incomprensibile, la parabola umana di Gazza, se non si รจ mai trascorso un weekend a Newcastle e dintorni. Si comincia presto, al pub di fiducia, buttando giรน qualche pinta di bitter o di brown ale locale; lโ€™ebbrezza si trasforma in unโ€™esperienza frastornante nei ristoranti con la techno sparata a palla e i peggiori miscugli di beveraggi โ€“ gin Campari, sedicenti prosecchi, whisky e vodka di seconda scelta โ€“ pronti ad assediare in sequenza i piatti di portata. Terminata la cena, รจ dโ€™uso un altro passaggio al pub per rinfrescarsi la gola con un paio di birre, fra capannelli di panciuti marcantoni in Fred Perry e tagli di capelli da coscritti, rigorosamente separati dalle donne in vestitini di lamรฉ, acrobaticamente in equilibrio su tacchi improbabiliโ€ฆ almeno sino a quando, di ritorno dai bagni imprudentemente collocati upstairs, non vi rotolano addosso precipitando lungo le scale. Se sarete abbastanza galanti e lesti da sorreggerle prima che rovinino di faccia sul pavimento, le signore vi ringrazieranno fissandovi con uno sguardo vitreo, quasi cercassero dโ€™indovinare in quale vita precedente vi hanno giร  conosciuto, e trattenendo a fatica un rutto sibileranno una excusatio non petita: โ€œSorry manโ€ฆ Iโ€™m a real geordieโ€.

 

Geordie, il nomignolo degli inglesi del nord-est, รจ la parola chiave della nostra storia: gente di frontiera dalla notte dei tempi, cresciuti a ridosso del Vallo di Adriano che separava la Britannia romana dalla selvaggia terra dei Caledoni, piรน Sassoni che Angli, grandi, grossi e di pelo chiaro, vivi testimoni delle invasioni vichinghe e danesi di mille anni fa, ancor oggi sospesi fra campagne consacrate allโ€™allevamento degli ovini e promesse di rivoluzioni industriali da compiersi sul limaccioso estuario del fiume Tyne, paghe settimanali incassate il venerdรฌ e sussidi di disoccupazione, alienazioni working class e timidezze congenite sovvertite dallโ€™aumento del tasso alcolemico.

 

Gente semplice e dallโ€™accento marcatissimo, ridicolizzata dai raffinati Londinesi con mille storielle dal sapore di barzelletta razzista, che spaziano dalla presunta attrazione fatale che gli uomini del posto proverebbero per le pecore alla grezzaggine ereditaria e irrimediabile delle donne; storielle uguali a quelle che in mezzo mondo gli urbanizzati raccontano sui compatrioti delle aree economicamente sfavorite e ancora vicine alla tradizione rurale, con un accento particolare dato dal pantagruelico, devastante, consumo di spirits. Usciti in qualche modo dal pub, infatti, a un orario in cui i giovanotti dโ€™Italia si stanno ancora ritoccando il ciuffo davanti allo specchio di casa per scendere con passo felpato nelle strade della movida, i real geordies sono giร  barcollanti, in coda davanti a qualche disco club dove arcigni buttafuori fanno selezione; nonostante lo sforzo che mettono nellโ€™apparire professionali e incorruttibili, lasciano fuori solo chi porta ai piedi un inopportuno paio di sneaker e chi รจ troppo vicino al confine fra ubriachezza conclamata e coma etilico. Alle tre del mattino, lo spettacolo per le strade รจ devastante: ragazze seminude svenute con una bottiglia ancora stretta in mano, risse immotivate, altre che falliscono per il collasso in simultanea dei contendenti, e lโ€™aria gelida che spira dallโ€™estuario non basta a cancellare lโ€™odore di piscio e vomito. Lโ€™indomani gli eroi della notte risorgono fra le undici e mezzodรฌ, gonfi in volto ma di nuovo silenziosi, a modo loro gentili, stoicamente rassegnati a un mal di capo che ci si porta dietro da secoli: su una mappa pubblicata 150 anni fa in cui le diverse cittร  e contee dellโ€™Inghilterra apparivano colorate in maniera piรน o meno intensa a seconda dellโ€™incidenza dellโ€™alcolismo, le terre dei geordies erano tinte dโ€™un nero senza speranza.

 

Il disastro, completo e inemendabile, di Paul Gascoigne si concretizza poco alla volta nella seconda metร  degli anni Novanta, un decennio che ha iniziato da mattatore e che chiuderร  da caso umano. Reduce da Roma, e circondato da un certo scetticismo in patria, nellโ€™estate del 1995 si accasa ai Rangers Glasgow. Con la casacca blu del club protestante allโ€™inizio pare rinato, torna a governare in campo e a segnare con regolaritร , vince il campionato e la Coppa di Scozia. Questa volta sembra avere messo la testa a posto, e nella nuova serenitร  che lo abita compie scelte decisive anche fuori dal campo: si sposa con la fidanzata Sheryl, ne adotta i due figli dando loro il proprio cognome e insieme a lei mette al mondo un nuovo bebรจ.

 

Ormai ha compiuto ventinove anni, e torna in Nazionale da leader; puรฒ persino permettersi di contagiare i compagni con i suoi eccessi, come durante la tournรฉe asiatica in cui i Leoni danno scandalo facendo serata in un locale dove il barman ha allestito una sorta di sedia da dentista, sulla quale i giocatori si accomodano per farsi versare in bocca miscele di superalcolici.

 

Smettere di sperare

Gazza ha mancato gli Europei del 1992 per infortunio, ai Mondiali successivi lโ€™Inghilterra non sโ€™รจ neppure qualificata, ma il nuovo campionato continentale del โ€™96 si tiene proprio in patria, e vuole giocarlo da protagonista accanto al nuovo centravanti, un altro geordie purosangue: il bomber di Newcastle Alan Shearer. Sono loro due a firmare i gol che piegano la Scozia nella partita piรน sentita della fase a gironi. Per festeggiare, mimano il numero della sedia del dentista, con un integratore al posto degli spirits. Nel match succesivo lโ€™Inghilterra straccia lโ€™Olanda per 4-1, e nei quarti elimina ai rigori la Spagna grazie al penalty decisivo del ritrovato Gazza. Il motto della manifestazione, โ€œFootball comes homeโ€, per quanto sciovinistico sembra piรน azzeccato e promettente che mai.

 

Il sogno di Paul Gascoigne finisce come a Italia โ€™90, in semifinale contro la Germania, di nuovo ai calci di rigore. Questa volta tutti e dieci i tiri dal dischetto, compreso il suo, vanno a segno; si procede a oltranza, il tedesco ex Juventus Andreas Mรถller segna, Gareth Southgate no, e la delusione del pubblico di Wembley assume le tinte fosche di una tragedia nazionale. Da quella sera, Gazza smette di sperare. Non รจ e non sarร  mai il salvatore della patria. Non arriverร  dove poteva arrivare. Il suo nome sarร  ricordato nella storia del calcio come quello di un magnifico irregolare, non nel novero dei grandissimi di ogni tempo. Sente che torna a spalancarsi per lui lโ€™abisso dellโ€™autodistruzione, tornano gli incubi, la paura del buio, le apparizioni del cadavere del piccolo Stephen, le ossessioni che lo tormentavano nella casa del council di Gateshead: deve toccare determinati oggetti โ€“ un interruttore della luce, una posata, lo scarpino da calcio โ€“ per cinque volte, mentre altri vanno allineati secondo angolazioni particolari che ai suoi occhi appaiono salvifiche. Si rifiuta di pronunciare determinate parole che ritiene maledette e ne ripete a macchinetta altre. Quando le crisi si fanno piรน accentuate, si ritrova a urlare ed emettere gemiti animaleschi. Per allentare la tensione, beve come non aveva mai bevuto, e le serate di Glasgow vedono lui e Jimmy โ€œCinque panceโ€ nel ruolo di primattori: lo spettacolo piรน gettonato รจ quello di Jimmy che si cala le braghe in fondo ai vicoli e fa da bersaglio umano per Paul, che lo prende di mira col fucile ad aria compressa dallโ€™altro capo della strada: per ogni centro sulle chiappe, โ€œCinque panceโ€ viene indennizzato con cento sterline. Allโ€™arrivo nello spogliatoio di un giovane Gattuso, invece, trova adatto imbastire un rituale dโ€™iniziazione che si concretizza nel far trovare allโ€™italiano i calzettoni nuovi di zecca ripieni di escrementi; altre feci, stavolta di gatto, vengono servite allโ€™inconsapevole โ€œCinque panceโ€ come ripieno dโ€™un tortino.

 

โ€œNon ci stai con la testaโ€

Unโ€™altra buffonata, suscettibile di conseguenze ben peggiori, รจ lโ€™esultanza che dedica ai rivali cattolici del Celtic: dopo un gol nellโ€™Old firm, lo storico derby cittadino, mima un suonatore di flauto delle parate orangiste, un gesto che gli vale un tentativo di linciaggio e minacce di morte da parte dellโ€™Ira. โ€œNon so perchรฉ lโ€™ho fattoโ€, dichiara, quando ormai รจ costretto a girare scortato da una guardia armata. โ€œรˆ stato un gesto folleโ€ ammette. โ€œUn tentativo di suicidioโ€. La veritร  รจ che ha perso il controllo: durante una discussione domestica, strattona violentemente la moglie e le piazza una testata in faccia, rimediando unโ€™inevitabile richiesta di divorzio condita dalla richiesta di cinque milioni di sterline. Non lo denuncia invece Glenn Hoddle, commissario tecnico dellโ€™Inghilterra, che deve fronteggiare la sua ira per averlo escluso dai 22 destinati a giocare il Mondiale francese del โ€™98: Gazza piomba nel suo ufficio come una furia, e inizia a spaccare tutto ciรฒ che trova, finendo ancora una volta per ferirsi da solo. โ€œLo vedi perchรฉ non posso convocartiโ€, si limita a commentare Hoddle mentre lo portano via. โ€œNon ci stai con la testaโ€.

 

Un tramonto lungo e struggente

Ormai รจ il tramonto, tanto lungo quanto struggente: due anni al Middlesbrough, altri due allโ€™Everton sul principio del nuovo Millennio, conditi da un misero totale di cinque reti e scanditi da eccessi disastrosi come quando sfascia il pullman della squadra o si fa trovare in pieno delirio alcolico rimediando un ricovero. Nei periodi in cui viene forzato a non toccare alcolici, la sua sindrome ossessivo-compulsiva vira su altre bevande: beve una lattina di Red Bull dietro lโ€™altra, arrivando a consumarne sessanta in un solo giorno. Nella nuova Premier League internazionalizzata e dal grande appeal mediatico non รจ altro che un comprimario, la caricatura di se stesso in versione depressa: fantastica di morire, ma lo fa un giorno alla volta, mentre il conto in banca cala vertiginosamente, cosรฌ come il numero dei collaboratori e le opportunitร  lavorative. Se dopo le โ€œnotti magicheโ€ di Italia โ€™90 serviva lโ€™eliminacode per arginare le richieste delle ditte che lo volevano come testimonial, ora nessuno vuole piรน associare il proprio marchio al suo nome. Il finale di carriera รจ umiliante, unโ€™impossibile anabasi a caccia degli ultimi spiccioli e degli estremi applausi: una manciata di partite in seconda serie col Burnley, un passaggio nella B cinese in una squadra che gioca al limitare del deserto del Gobi, e lโ€™addio definitivo al calcio inglese con uno scampolo di stagione in quarta serie. Dopo, cโ€™รจ spazio solo per unโ€™autobiografia da premio, un fallimentare tentativo di rilancio come allenatore e quindici anni di cronache via via piรน tristi. รˆ da tre lustri, ormai, che Gazza fa notizia unicamente per i ricoveri coatti, gli avvistamenti in stato pietoso. La sua esistenza di uomo maturo รจ contrappuntata da altri volumi di memorie sempre meno necessari e ficcanti, dai pestaggi subรฌti in seguito a provocazioni piรน o meno deliranti e da confessioni tanto candide quanto struggenti: โ€œNon ho deciso io di essere un alcolizzato. รˆ solo che trovo conforto nel bereโ€. Non possono piรน consolarlo nรฉ i Mars nรฉ il calcio, e da ultimo rompe con lui anche il fedelissimo Jimmy โ€œCinque panceโ€, che nel 2014 si affretta a piangerlo in anticipo per la gioia dei tabloid: โ€œOgni mattino guardo le news sperando di non leggere che Gazza รจ morto. E per sicurezza torno a controllare i titoli nel pomeriggioโ€. Nel febbraio 2018 Paul Gascoigne e Jimmy Gardner sono riapparsi uno a fianco dellโ€™altro. A rimetterli insieme era unโ€™occasione triste, i funerali del papร  di Gazza, ma sembravano entrambi in decente forma fisica, contando quello che hanno passato e tutte le volte che hanno provato a rimettersi in sesto. Nello stesso periodo รจ mancato anche uno dei nipoti dellโ€™ex calciatore, stroncato a soli ventidue anni da unโ€™overdose dopo anni di lotta contro gli incubi indotti dalla sua sindrome ossessivo-compulsiva, una forma di sofferenza psichica analoga a quella dello zio. Tutto torna a confondersi nella nebbia che avvolge il corso del fiume Tyne, fra tare ereditarie, disagi vissuti in comune e personalissime forme di infelicitร ; รจ come se Gazza non si fosse mai perdonato per la morte del piccolo Stephen, o non avesse mai smesso di flirtare con lโ€™idea angosciosa di scivolare nel buio. Alla luce del giorno, tuttavia, combatte per restare aggrappato alla vita e a unโ€™ipotesi di felicitร  provvisoria. A volte gli estemporanei baci agli sconosciuti e i gemiti di terrore del delirium tremens arrivano dallo stesso posto: qualunque nome abbia, non รจ mai troppo lontano da quello in cui si รจ cresciuti.

Enrico Brizzi

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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